“È una realtà complicata e chi lavora rischia”. La risposta, semplice ma efficace, alle rassicurazioni del sindaco Antonio Decaro, arriva da uno dei commercianti che quella presunta sicurezza tanto decantata l’ha provata sulla sua pelle.

Proprio il racconto di chi il Libertà lo vive ogni giorno permette di tracciare una mappa di quelle che sono dinamiche e rischi della zona. Si vai dai fuochi d’artificio “ex abrupto” ai semplici dispetti, opere spesso delle famigerate baby-gang, passando per furti, danneggiamenti, aggressioni e rapine a mano armata.

“Dipende dalle zone” dice qualcuno. Effettivamente è innegabile come nel quartiere ci siano alcune aree più delicate di altre: la chiesa del Redentore per esempio, via martiri d’Otranto o via Ravanas sono le strade più gettonate.

E col Natale si arricchiscono le modalità per chiedere soldi negli esercizi commerciali: una vera e propria “processione”, come ci racconta qualcuno, di uomini vestiti da Babbo Natale che chiedono soldi spesso con modi non propriamente gentili: “La gente è spaventata – ammette un commerciante – dopo le 5 di pomeriggio qui è un dormitorio”.