La perturbazione che ha investito l’Italia negli ultimi giorni non è bastata a mettere fine alla perdurante siccità, in particolare al centro-sud. L’Acquedotto Pugliese ha quindi confermato le nuove misure di contenimento dei consumi già annunciate lo scorso 31 ottobre. Dal 10 novembre verrà ulteriormente ridotta la pressione idrica nelle reti di tutto il territorio servito.

Le restrizioni potrebbero causare disagi ai piani superiori al primo, negli stabili privi di impianti idonei. Per impianto idoneo si intende un sistema di autoclave posizionato al piano terra. L’installazione ai piani alti o, peggio, sui solai degli stabili, non è sufficiente ad assicurare l’erogazione idrica. Probabili disparità di condizione della pressione nelle reti all’interno dello stesso abitato e tra abitati possono dipendere dalle quote altimetriche: le zone alte degli abitati sono spesso più critiche.

“Acquedotto Pugliese – fa sapere l’ente in una nota – è comunque impegnato a garantire il livello minimo di erogazione previsto dalla Carta dei Servizi, assicurando una pressione di
0,5 atmosfere al contatore. Le restrizioni proseguiranno fino al ripristino di livelli adeguati di risorsa disponibile nelle fonti di approvvigionamento, ma l’eventuale ulteriore assenza di precipitazioni nelle prossime settimane, in prossimità delle fonti, imporrà necessariamente restrizioni aggiuntive”.