Il sindaco Antonio Decaro e l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso hanno preso parte al sopralluogo che si è tenuto questa mattina su via Amendola per l’avvio delle attività di esproprio. Per consentire l’allargamento della strada, di cui sono stati aggiudicati i lavori quest’estate, è previsto l’esproprio di 35 particelle di proprietà privata che confluiranno nelle quattro corsie e per il camminamento pedonale. Sempre nella giornata di oggi si procederà con i primi sette espropri proseguendo per tutta la settimana, mentre successivamente termineranno le procedure amministrative e contrattuali con l’azienda che potrà avviare i lavori.

“Stamattina con i primi espropri sono cominciate concretamente le operazioni del progetto di allargamento di via Amendola – dichiara Antonio Decaro – Si tratta di un’opera molto importante, che la città attende da anni, e sappiamo che lo svolgimento dei lavori creerà disagi ai residenti e ai tanti pendolari che ogni giorno arrivano a Bari attraversando questa strada. Per questo, da tempo, stiamo lavorando con gli uffici per valutare tutte le possibili soluzioni per la viabilità alternativa e per non incidere troppo sulla vita dei residenti. I lavori cominceranno subito dopo la pausa natalizia e andranno avanti per circa due anni. In questo periodo contiamo di non interrompere mai la viabilità della strada. Siamo convinti che al termine del cantiere, avere una strada a quattro corsie con piste ciclabili, attraversamenti pedonali sicuri, un maggiore illuminazione e due nuove rotatorie al posto degli attuali incroci ci ripagherà dei disagi che dovremo sopportare. In questi mesi abbiamo avviato e portato avanti quasi cento cantieri in tutta la città, creando sicuramente qualche disagio, ma siamo convinti che sia necessario realizzare queste opere che serviranno a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a proiettare Bari nel futuro”.

Il progetto aggiudicato prevede una nuova strada, riservando un’attenzione particolare al verde cittadino, alla percorribilità ciclabile con circa un chilometro di pista, e a quella pedonale con marciapiedi larghi e attraversamenti stradali protetti. In questi mesi sono state condivise alcune migliorie rispetto alla viabilità circostante l’Executive center con i residenti, con cui saranno condivise passo dopo passo tutte le fasi del cantiere. Durante tutto il periodo dei lavori la strada non sarà mai chiusa al traffico.

L’importo per la realizzazione dei lavori è di 2 milioni e 600 mila euro circa.

Riportiamo di seguito le principali opere che saranno realizzate durante i lavori di cantiere:

· allargamento a destra della carreggiata stradale sistemata con due corsie per senso di marcia con spartitraffico centrale con aiuola

· realizzazione di 3 rotatorie: viale Einaudi, via Laforgia e via Hahnemann

· ricostruzione dei marciapiedi a sinistra e realizzazione di nuovi marciapiedi a destra

· realizzazione di una pista ciclabile bidirezionale sul marciapiede di nuova realizzazione

· smontaggio e rimontaggio, nel rispetto dell’esistente, delle recinzioni storiche interessate dai lavori di allargamento della carreggiata

· demolizione e ricostruzione delle recinzioni ordinarie interessate dai lavori di allargamento della carreggiata

· adeguamento delle caditoie per la raccolta delle acque piovane

· nuova sistemazione a verde e realizzazione di arredo urbano (panchine, fontanelle, paletti dissuasori, ecc.)

· illuminazione a led

· realizzazione di barriere fonoassorbenti e di una speciale pavimentazione fonoassorbente.

Questi i numeri che caratterizzano l’intervento complessivo:

· lunghezza intervento: ca. 1100 m

· lunghezza pista ciclabile bidirezionale su marciapiede: ca. 970 m

· larghezza della piattaforma stradale: 22.30 m

· oltre 6500 mq di nuovi marciapiedi

· 3 rotatorie (incroci con viale Einaudi, via Laforgia e via Hahnemann)

· 20 lanterne semaforiche eliminate

· 76 alberi di nuovo impianto (Cercis siliquastrum)

· 8740 nuove piante di agapantus

· circa 130 m di barriere fonoassorbenti

· circa 4000 mq di pavimentazione fonoassorbente

· circa 500 m di recinzioni “storiche” smontate e rimontate

· circa 450 m di recinzioni ordinarie spostate

· 43 particelle catastali interessate (per un totale di quasi 900 ditte).