Ambulanti delle province di Bari e della Bat sul piede di guerra, quello che sta succedendo a Mola da Bari a loro spese, è proprio il caso di dirlo, proprio non va giù. Parliamo degli aumenti del canone per occupazione di suolo pubblico, applicato a loro dire in maniera del tutto discriminatoria, solo agli operatori del mercato settimanale, ovvero a quegli operatori che nella grandissima maggioranza dei casi vengono da fuori città.

Razzismo puro lo definiscono, in un duro comunicato stampa diffuso da Unimpresa, e per questo hanno deciso di non stare a guardare con le mani in mano. Questo pomeriggio, infatti, si ritroveranno a Monopoli tutti insieme, per decidere cosa fare. Qui di seguito il comunicato stampa integrale.

Sarà che gli ambulanti del mercato sono di provenienza forestiera, quindi non hanno legami di alcuna natura con la politica locale; sarà che non votano in quel comune o forse solo per negligenza o peggio per incompetenza, sta di fatto che a Mola di Bari viene applicato il Canone per l’Occupazione di Suolo Pubblico più alto dell’intera provincia, e non solo. Questo però “solamente” per gli Ambulanti del mercato settimanale.

Importi che superano anche i mille euro l’anno per superfici standard di occupazione e per appena 52 giornate di mercato. Tariffe addirittura raddoppiate, quindi aumenti del 100%, per l’anno 2017. Riscontrata anche una differenza nel metodo applicativo in quanto, per il mercato (sbagliando), viene applicata la tariffa quale occupazione permanente, mentre per gli altri mercati “locali” la tariffa viene calcolata su base giornaliera e gli aumenti sono stati solo di qualche punto percentuale. Razzismo allo stato puro!

Dal Comune fanno sapere che si tratterebbe di “scelte politiche”, quindi si rifiutano di mettere mano al Regolamento ingiusto ed illegittimo, che tra l’altro è carente nella parte relativa agli abbattimenti, invece previsti dalla legge, per gli ambulanti del mercato.

“Eppure già Mola ha subito una pesantissima batosta – ha dichiarato Savino Montaruli di Unimpresa e CasAmbulanti – infatti, in seguito al nostro ricorso condiviso da altre Sigle sindacali, siamo riusciti ad avere ragione sulle interpretazioni date dal Comune circa la tassa sui rifiuti e l’Ente ha dovuto ricalcolare tutte le richieste di pagamento, rimodulandole e applicando in modo corretto la tariffa su base giornaliera e non fissa come aveva fatto precedentemente”.

“Il Comune, già in stato di dissesto, deve anche mettere in bilancio il rimborso per gli anni pregressi e si tratta di somme ingenti che peseranno non poco sul bilancio comunale” ha aggiunto Montaruli che oggi, unitamente ai rappresentanti delle Sigle Unimpresa Bari-Bat, Fiva Confcommercio, Anva Confesercenti, Casambulanti Italia, A.C.A.B., Federcommercio, A.C.A.M. 2, Batcommercio2010, C.N.A. Unione Commercio, sarà presente all’assemblea plenaria che si terrà a Monopoli alle ore 17.30 nella Parrocchia del Carmine, vicino all’ospedale, per discutere proprio dell’assurda situazione venutasi a determinare a Mola e per decidere le iniziative unitarie, sindacali o di altro genere, da assumere immediatamente.