“L’ennesimo grave episodio accaduto ieri, conferma che i bus dell’Amtab che eseguono il servizio di trasporto pubblico locale a Bari sono a rischio e ciò rafforza la nostra tesi che da qualche tempo sosteniamo e cioè che a Bari il servizio di tpl non è stato mai affrontato, dagli organi preposti, con sufficiente determinazione al fine di consentire all’utenza barese di fruire un decente servizio di trasporto e soprattutto di tutelare l’incolumità degli operatori
d’esercizio, costretti a lavorare in condizioni non a norma con le leggi vigenti in materia di sicurezza”. Parole durissime, si apre così la lettera al Prefetto di Bari Mirilisa Magno inviata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Fna, Faisa Cisal, Confail, Cildi e Cisas.

L’incendio a bordo dell’autobus e la terribile esplosione successiva sono evidentemente stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso, che in verità perdeva già da tempo: “Per fortuna che sul bus ieri non c’era nessun viaggiatore e che, soprattutto, la pericolosità dello scoppio non abbia provocato gravi conseguenze all’operatore di esercizio che lo guidava” si legge ancora.

“Non sfugga all’attenzione – proseguono i sindacati – che altri episodi incendiari si sono verificati nel recente passato oltre, naturalmente, agli episodi di continue aggressioni verbali e fisiche subite dai dipendenti dell,azienda per colpa di un servizio inefficiente per il quale l’utenza ritiene primo bersaglio l’operatore di esercizio o i verificatori che esercitano il controllo del titolo di viaggio”.

“Noi lo stiamo dicendo da qualche tempo che il parco autobus dell’Amtab è vetusto e non più in condizioni di poter garantire un servizio di trasporto pubblico a Bari – affondano ancora i rappresentanti sindacali – come pure non va sottaciuto che il servizio, ancora oggi, è fornito alla città, grazie all’impegno professionale e all’abnegazione dei suoi dipendenti, di officina e di movimento, i quali, ognuno per la parte di propria competenza, riescono a fornire alla città il servizio di tpl, alle volte sfidando anche l’impossibile”.

“Purtroppo  – lamentano verosimilmente con profondo disappunto – sino a oggi l’unico dato concreto, sulla carta, fornito dal Sindaco di Bari è l’acquisizione di circa 60 autobus, scaglionati nel periodo settembre 2017 gennaio 2018, a nostro avviso assolutamente insufficienti per fornire alla città un servizio più rispondente alle esigenze dell’utenza. Ancora oggi non conosciamo un valido piano industriale che possa dare certezza degli interventi strutturali e organizzativi per il futuro dell’azienda con conseguente miglioramento delle condizioni lavorative di tutti i suoi dipendenti”.

“Per queste ragioni – concludono – riteniamo doveroso importunare Sua Ecc. il Prefetto di Bari affinché ponga in essere un tavolo di riunione con le scriventi OO.SS. con il sindaco di Bari e con i vertici istituzionali dell’azienda, non fosse altro che per dare certezza e tranquillità lavorativa agli operatori dell’azienda e alla città tutta”.