La società proprietaria del complesso residenziale barese, in via Mauro Amoruso 62, ha riconosciuto l’appartamento in cui abbiamo beccato una prostituta cinese, scappata alla vista della telecamera.

Poche ore dopo la pubblicazione del video, in cui dimostriamo quante decine e decine di abitazioni in affitto sono trasformate in case chiuse, l’inconsapevole società immobiliare è passata all’azione.

“Abbiamo subito capito potesse trattarsi di uno dei nostri appartamenti – spiega l’amministratore -. Dall’approfondimento è venuto fuori che si tratta di una casa affittata appena un mese fa con regolare contratto di locazione ad una coppia di cittadini cinesi, che già lunedì in un modo o nell’altro inviteremo ad andare via”.

Resta aperta la discussione sull’ipocrisia e l’assoluta leggerezza con cui si affronta il fenomeno della prostituzione, che andrebbe regolato in maniera definitiva e non con attività spot. Sequestrare un solo appartamento, che tra qualche mese potrebbe tornare ad essere utilizzato nello stesso modo come quello in viale Einaudi dove pure siamo stati, scoprendo l’attività di due prostitute straniere.