Da un lato il waterfront, a parziale riscatto del quartiere; dall’altro, quello più interno, cassonetti per la raccolta della plastica svuotati anche dopo quattro giorni e strade imbrattate da una raccolta frettolosa, con strascichi di maleodorante percolato e resti di ogni tipo.

I residenti non ne possono più di sentirsi dare dei luridi e maleducati, seppure anche a San Girolamo come in altri quartieri della città gli zozzoni non mancano. “Noi la raccolta differenziata la vogliamo fare, eccome se la facciamo – spiega il signor Giuseppe M. -. Mentre per la carta e il vetro non ci sono problemi, la plastica con il passare del tempo rappresenta un crescente disagio. Sono venuti a raccolgierla dopo quattro giorni di incessanti segnalazioni”.

L’altro problema, sempre secondo quanto denuncia il nutrito gruppo di residenti, è rappresentato dai bidoni sempre sporchi, mentre due lavacassonetti acquistati circa due anni fa restano parcheggiati in deposito per problemi burocritici. Stamattina siamo stati a San Girolamo ed effettivamente l’odore in alcune è nauseabondo. Il gran caldo complica tutto.

“Non basta svuotare i cassonetti – tuona il cittadino di San Girolamo – bisogna lasciare anche la strada pulita, altrimenti siamo sempre al punto di partenza. La raccolta è fatta in maniera grossolana. Se qualcosa cade dal compattatore o dai bidini non la raccolgie nessuno, resta la a fermentare. Paghiamo le tasse come tutti e quando torneremo dalla passeggiata sul meraviglioso waterfront ci piacerebbe fossero garantiti almeno i servizi minini, come una decorosa raccolta dei rifiuti”.