Per i pochi che non se lo ricordano, o non ne sono a conoscenza, entro il 16 giugno i proprietari di immobili devono versare la prima rata dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica che ha sostituito la vecchia Ici, l’Irpef e le relative addizionali regionali e comunali calcolate sui redditi fondiari riferiti ad immobili non locati.

Un balzello quantomai odiato, inutile nascondersi dietro a un dito. Ai baresi però, se possibile, va anche peggio dei connazionali. Sì perché qui da noi l’aliquota comunale è pari al’1,06%: “In 20 anni significa aver pagato al Comune il 20% del valore dell’immobile” commenta il consigliere comunale di opposizione Giuseppe Carrieri.

“Un’aliquota ai massimi di legge – ha aggiunto Carrieri – e che pone Bari nella top ten delle Città italiane col fisco locale più alto. Un vero esproprio pubblico che grida vendetta e che, il giorno in cui il cdx governerà Bari, sarà una delle prime cose da ridurre drasticamente”.

“Vicinanza e solidarietà ai circa 65mila baresi che domani pagheranno la prima rata IMU su seconde case, negozi, immobili in genere. E che ringraziano il Sindaco” ha concluso.