Dissuasori ottici per allontanare gli animali dalla strada. È un’altra delle misure prese dal Comune per arginare il fenomeno cinghiali al quartiere San Paolo. Questa mattina, infatti, gli operai della Multiservizi hanno iniziato ad installare dei paletti catarifrangenti nelle strade più a rischio, come per esempio via Francesco Paolo Troccoli.

I dissuasori sono stati posizionati a una distanza di 25 metri uno dall’altro: ogni paletto ha  tre gemme catarifrangenti, di colore bianco, rosso e blu che rifrangono la luce dei fari delle auto verso la campagna. L’ottica dei riflettori sono concepiti in modo da poter realizzare un angolo di diffusione orizzontale relativamente grande, mentre l’angolo di diffusione verticale è notevolmente ridotto per poter ottimizzare lo sfruttamento della luce dei fari.

L’idea, in sostanza, è quella di creare una sorta di “barriera di delimitazione ottica” al passaggio delle automobili in modo da evitare che i cinghiali si avvicinino, o peggio attraversino, la carreggiata.

Sulla reale efficacia di questo metodo abbiamo i nostri dubbi, così me ne avevamo per l’altra misura adottata dal Comune, cioè i cosiddetti dissuasori olfattivi. La polvere di sangue di bue, come confermato dai dipendenti della stessa Multiservizi (nel video della Voce del San Paolo) è stata già usata in alcune zone, ma i cinghiali continuano a presentarsi nelle vicinanze delle abitazioni.