“Mi sento in carcere in casa mia”. Così ha esordito Antonio Caputo, titolare del centro scommesse in via Re David. Il problema che lo affligge, da giugno dell’anno scorso, sono 7 bidoni dell’immondizia posizionati all’entrata del centro. Cassonetti che già durante il corso della mattinata sono pieni di immondizia. “Non posso aprire la porta – dice l’imprenditore – altrimenti entrano le mosche e il cattivo odore. Con l’arrivo dell’estate mi sono attrezzato con insetticidi e deodoranti”.

Il signor Antonio ha provato in tutti i modi a contattare gli organi competenti, ma non avendo ricevuto alcuna risposta, è persino arrivato a minacciare il sindaco Decaro per attirare l’attenzione, ma invano. “Io non chiedo un posto di lavoro – aggiunge – perché dovrei già averlo. Chiedo solo all’Amiu di risolvermi questo problema. Ho provato anche a vendere l’attività, ma vedendo la situazione non si è fatto vivo nessuno”.