R1, colpito e affondato. Non è una chiamata della battaglia navale, ma il palazzo Arca in via Giustino Fortunato sul cui tetto sorgeranno almeno tre antenne della telefonia mobile. E non importa se si tratta di antenne a basse emissioni; se le autorizzazioni sono a posto e se l’amministratore di condominio ha già firmato il contratto con l’azienda.

San Marcello non le vuole, seppure a tanti dei residenti la notizia l’abbiamo data noi. Non ne sanno nulla neppure molti degli inquilini del palazzo attiguo, R2. Unico locale per le autoclavi, ma due scale diverse per accedere allo stesso terrazzo condominiale. Non un muretto o una ringhiera per separare i lastrico solare. I residenti dell’immobile R2 si ritroveranno le antenne sulla testa senza volerle, ma l’incasso, circa mille euro al mese andranno a chi abita nello stabile accanto.

Fino al via libera del condominio R1, ottenuto a maggioranza, l’azienda dei ripetitori telefonici aveva ricevuto diversi “No”. Agli inquilini del palazzo R1, molti dei quali hanno riscattato dall’Arca gli appartamenti, quella cifra fa comodo, perché servirà alla ristrutturazione dell’edificio, i cui lavori sono partiti proprio dal tetto.

Inizialmente era girata voce che su quel palazzo sarebbero finite le antenne che ancora si trovano sull’ex hotel Ambasciatori. In realtà si tratta di attrezzature nuove e di dimensioni più contenute, ma neppure questo ha convinto i più scettici. La storia sembra avere un esito scontato, anche perché il contratto prevede una penale nel caso di rescissione, ma la protesta sta montando e sarà avviata presto una petizione tra tutti i residenti di San Marcello.