Anche l’Anci Puglia chiede un po’ di chiarezza sul caos generato dalla Legge regionale 40 per quanto riguarda la vaccinazione anti meningococco B gratuita. In una nota firmata dal presidente Luigi Perrone inviata al governatore Michele Emiliano, al direttore dipartimento Promozione salute Giancarlo Ruscitti e al direttore generale Asl Bari Vito Montanaro, Anci Puglia ha chiesto di fornire indicazioni operative per una corretta e uniforme applicazione dell’art 52 della Legge Regionale n. 40/2016.

La Legge Regionale n.40 del 30 dicembre 2016 all’art.52 “disposizioni in materia di vaccinazione anti meningococco” delibera infatti che “E’ assicurata con oneri a carico del
servizio sanitario regionale la vaccinazione anti meningococco B anche per i nati prima del 2014”. Come abbiamo scritto, la Legge così come è formulata non specifica “per chi” è da intendersi la vaccinazione gratuita. Data l’incidenza epidemiologica della malattia, infatti, non ha senso parlare di gratuità per chiunque, visto che, come sostiene la scienza medica, colpisce maggiormente tra i 3 e gli 8 mesi di vita, e introno all’11°-12°anno di età.

Tale lacunosità della Legge ha portato le singole Asl a regolarsi autonomamente, creando difformità sul territorio regionale e quindi disparità di trattamento tra cittadini. In aggiunta, l’eco avuto dalla Legge per via di alcuni post su facebook della consigliera regionale dei 5Stelle Antonella Laricchia sta provocando le proteste, anche rabbiose, degli utenti negli ambulatori vaccinali, dai quali viene ancora richiesto il pagamento delle due dosi, mancando le opportune disposizioni operative per la corretta applicazione delle Legge.

Anche il professor Pier Luigi Lopalco, epidemiologo massimo esperto in Italia sulla questione vaccini, ha confermato tutte le nostre perplessità: “Per prima cosa bisogna ridimensionare questa psicosi, che davvero non ha senso in Puglia. Nel merito della Legge, se davvero si parla solo di “nati prima del 2014” è evidente ci sia stato un errore formale, perché significherebbe “gratis per tutti”, il che non solo non ha senso, ma non sarebbe neanche sostenibile. Probabilmente non ci sarebbero nemmeno le dosi di vaccino necessarie a coprire molte coorti di nascita in una regione grande come la Puglia. Sono sicuro che il legislatore intendeva dare dei limiti di età”.

A questo punto non resta che aspettare le indicazioni dalla Regione Puglia per porre fine alla confusione generata dalla Legge 40 e dal tam tam sui social network. Di seguito, il testo integrale della nota di Anci Puglia.

Si prende atto della legge Regionale n. 40 del 30/12/2016, BURP 150 del 30/12/2016, all’art. 52, ” disposizioni in materia di vaccinazione anti meningococco” delibera che “E’ assicurata con oneri a carico del servizio sanitario regionale la vaccinazione anti meningococco B anche per i nati prima del 2014.

La diffusione mediatica della stessa legge, sta creando numerose difficoltà agli ambulatori vaccinali, con un aumento notevole delle richieste di informazioni o di somministrazione del vaccino anti-meningococco B, anche alla luce dell’allarmismo mediatico relativo alla stessa malattia.

La stessa disposizione, va ad integrare, il vigente calendario vaccinale per la vita della Regione Puglia che prevede l’offerta della suddetta vaccinazione in modo attivo e gratuito esclusivamente a tutti i nati a partire dalla coorte del 2014 in poi.

La stessa legge 40/16 è recepita in modo difforme nelle sei AA.SS.LL. pugliesi, poiché in alcuni territori rimangono attive le indicazioni del calendario vaccinale, in altre la stessa è attesa solo parzialmente, con una definizione autonoma delle coorti aventi diritto, in contrasto anche con quanto indicato dalla Sezione Appulo Lucana della SITI.

Si ritiene pertanto doveroso, visto il momento cogente, garantire ad un numero sempre maggiore di cittadini, indistintamente dal territorio di residenza, la possibilità di prevenire una malattia grave, quale quella meningococcica di ceppo B.

A tal proposito, al fine di una corretta e uniforme applicazione della legge in questione, si chiede a codesto Assessorato di voler fornire indicazioni operative ai servizi di competenza ritenendo utile acquisire il parere tecnico scientifico della preposta Commissione Regionale
Vaccini.

Il Presidente
Sen. Luigi Perrone