I lavori di riqualificazione del giardino Isabella d'Aragona, a Bari.

La Soprintendenza, con una comunicazione ufficiale notificata al Comune di Bari, ha sospeso gli interventi di riqualificazione del giardino Isabella d’Aragona. Il progetto, sottoposto a vincolo, prevedeva infatti l’abbattimento di 17 pini malati e inclinati, mentre i cittadini hanno segnalato che ne sono stati rimossi 57, ben quaranta in più. Una differenza decisiva nello stop ai lavori, che erano partiti nello scorso novembre.

Secondo il Comune di Bari, questa differenza dipenderebbe dal maltempo del 28 e del 29 dicembre scorsi, quando la violenta gragnola e il forte vento avevano abbattuto un pino confermando, a detta dell’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso, l’instabilità degli altri esemplari. Così, dopo un sopralluogo dei tecnici comunali a cui, invitati, quelli della Soprintendenza non avrebbero partecipato, quei quaranta pini in più sono stati abbattuti.

Si dicono amareggiati e sorpresi i residenti della zona e i cittadini del comitato Parco del Castello, la cui posizione viene ricalcata da Giuseppe Carrieri, consigliere comunale di Impegno Civile per Bari. “Finalmente – scrive in una nota – un’istituzione pubblica si interessa dello scempio ambientale che ormai da tempo si sta commettendo in danno della Città di Bari”.

Ringrazierò formalmente la Soprintendenza – continua Carrieri – per la richiesta di stop e di chiarimenti dei lavori di restyling dei giardini Isabella D’Aragona, inoltrata al Comune di Bari. Ancora una volta, infatti, un’opera di riqualificazione (dopo le rotatorie di Japigia e San Marcello, via Sparano, Ospedaletto dei Bambini) si trasforma in un’azione di espianto ed è l’occasione per abbattere alberature (talune secolari) adducendo le più incredibili scuse (alberi malati, cadenti, etc)”.

Una furia distruttrice – conclude il consigliere – del Sindaco Decaro e della sua giunta (sono oltre 120 gli alberi abbattuti recentemente in città) che grida vendetta e che dimostra ancora una volta la totale assenza di politiche ambientaliste di un Sindaco incapace di comprendere il valore e il pregio di alberi secolari. Chiunque ama il verde, spero lo ricorderà”.