I lavori a tappeto di questi giorni relativi alla posa della fibra ottica rischiano di confliggere con le tubature e i cavi preesistenti dei sottoservizi.

Il tubo del gas tagliato erroneamente questa mattina in viale della Repubblica è solo l’ultimo dei danni collaterali che stanno arrecando alla città di Bari i numerosi cantieri aperti contemporaneamente sulle strade urbane. Particolare attenzione è rivolta soprattutto dalle società che erogano i sottoservizi ai lavori in corso relativi alla posa della fibra ottica sull’intero territorio comunale.

A occuparsi di tali interventi è la Open Fiber, società di Enel per lo sviluppo di una infrastruttura nazionale per la banda ultra larga. I lavori a tappeto di questi giorni, però, rischiano (e in qualche caso hanno già avuto modo) di confliggere con le tubature e i cavi preesistenti di Amgas e, come detto, delle altre società che assicurano la fruizione dei sottoservizi ai baresi.

Siamo a disposizione di Open Fiber – assicura l’ingegner Vito Donato Bisceglia, direttore generale di Amgas Spa – e abbiamo già fatto alcune riunioni in Comune per fare il punto sulla situazione, sollecitando la convocazione di altre. Abbiamo più volte posto il problema della sicurezza, anche perché in quanto azienda pubblica ci sentiamo il braccio destro dell’Amministrazione”.

L’obiettivo di Open Fiber – spiega Bisceglia – è di compiere e terminare i lavori in fretta, quindi si è creata una filiera lunga, che personalmente non conosco, con lavori appaltati e subappaltati. Nel corso degli anni a Bari sono cambiate le profondità di posa e i profili stradali. La mia ipotesi, che però resta tale, è che proprio la profondità di tale filiera abbia fatto sì che, nonostante tutte le informazioni ricevute dall’azienda di Enel, gli operai ‘sul campo’ non siano pienamente consapevoli dello stato di tubazioni e cavi in città”.

Amgas Spa – aggiunge il direttore generale – ha subito qualche danno a dicembre. Qualche allaccio è stato tranciato, per il momento. Potremmo dire ‘solo’ qualche allaccio, ma obiettivamente è già tanto. Per questo abbiamo posto con forza a chi di dovere i problemi relativi a eventuali rotture di tubi di medio-alta pressione, che sono diversi da quelli di bassa pressione”.

Nessuno – conclude Bisceglia – ci ha informati dei lavori. Stiamo intervenendo volta per volta nelle situazioni in cui emergono contrattempi, con grande disponibilità. Non possiamo però mettere a disposizione tutte le nostre maestranze, vista la grande quantità di lavoro ordinario che già abbiamo da sbrigare. Facciamo del nostro meglio per seguire e supportare l’esecuzione di questi lavori e anche se è difficile stare dietro a venti o trenta cantieri aperti contemporaneamente, facciamo il possibile per garantire sicurezza ai cittadini”.

Il rischio che approcciarsi alla fibra ottica e al futuro costi la perdita, seppur parziale e momentanea, della fruizione dei sottoservizi è paradossale. “Al di là dell’errore umano – scrive su Facebook Isidoro Tricarico, presidente per Bari e Bat di Confamministrare – è assurdo che l’ente incaricato abbia proceduto con detti lavori senza nemmeno avvisare interi condomini, interrompendo l’erogazione di gas a intere famiglie”.

La speranza – conclude Tricarico, che gestisce circa 80 condomini – è che in futuro adottino un sistema meno traumatico e più rispettoso verso le famiglie, che sono gli utenti primari del servizio che erogano”.