Sanità in Puglia

Quasi un lavoratore su cinque nel mondo della sanità pugliese beneficia della legge 104 e di congedi straordinari, a fronte del 13.5% dei propri colleghi a livello nazionale e del 3.3% nel settore privato.

Sono tantissimi, inoltre, coloro che usufruiscono di limitazioni per la movimentazione carichi e pazienti, dell’esonero dai turni notturni, dall’impiego in sala operatoria e dalle attività in genere che richiedano di lavorare in piedi o con carichi pesanti.

Niente di irregolare, sia chiaro. La legge 104, anche se c’è la possibilità che qualcuno di quelli che ne usufruiscono lo faccia abusando dei diritti che riconosce, tutela i lavoratori disabili e quelli che devono accudire genitori, coniugi, parenti e affini di terzo grado con gravi disabilità. I dati baresi, però, appaiono sproporzionati.

Alla Asl di Bari, per esempio, su circa 8300 dipendenti, 1312, più del 15%, hanno ottenuto dalle commissioni mediche la possibilità di usufruire dei permessi garantiti dalla legge 104. Sono 834, invece i dipendenti con limitazioni, quasi il 10%. Al Policlinico, su 3925 dipendenti, 748 beneficiano della 104, quasi il 20%: lavoratori che nel 2015 hanno usufruito di circa 25mila giornate di permesso.