Il post su Facebook con cui Martina Dell'Ombra ha scatenato le proteste dei pugliesi.

Irriverente come sempre, Martina Dell’Ombra, al secolo Federica Cacciola, si è espressa sul proprio profilo Facebook sull’emergenza neve che in questi giorni sta funestando la Puglia e, di conseguenza, sulle reazioni dei pugliesi al fenomeno meteorologico, con uno dei suoi classici post: classista, sfacciato e insolente.

Che gran tenerezza – scrive – i porelli del profondo sud che non hanno mai visto la neve.
Non sanno che è un elemento comune in zone top tipo Cortina, Saint Moritz o Sestriere. Probabilmente ignorano pure che vederla in luoghi usualmente caldi non è certo una novità: le meravigliose piste da sci artificiali di Dubai ne sono un esempio“.

Loro e il loro stupore per quei due-tre fiocchi di neve sporchina che cade sulle vecchie Fiat dei loro paeselli – prosegue Martina Dell’Ombra – mi fanno venire in mente lo sguardo che dovevano avere gli schiavi neri presi dall’Africa non appena sbarcati in Virginia nel bel mezzo di una tempesta di ghiaccio“.

Ah“, conclude, “che cosa romantica l’arretratezza. La povertà. Rende così vicini allo stato animale. Un kissino a tutti“. Chi conosce il personaggio, che conta più di 200mila follower su Facebook, si sarà fatto una grassa risata. Sono stati tantissimi, invece, i pugliesi che, forse imbattendosi per la prima volta nella tuttologa pariolina, hanno commentato il post insultandola, senza sapere che Martina Dell’Ombra è in realtà solo una maschera.

Dietro il personaggio, infatti, si nasconde Federica Cacciola, 30enne di Taormina, attrice teatrale cresciuta tra lezioni di canto e di pianoforte e reinventatasi satira. La scoperta, fatta mesi fa dal periodico Vanity Fair, non è mai stata surrogata ufficialmente dall’artista, che da buona figlia della Sicilia pirandelliana preferisce fondersi agli occhi di chi la segue con il suo personaggio, senza distaccarsene.

Martina Dell’Ombra è la nemesi di tutti i valori che dovrebbero contraddistinguere i giovani italiani, su tutti il rispetto e la meritocrazia. È svampita, arrivista, non acculturata. Eppure funziona e fa riflettere, perché è talmente spinta da sembrare vera, da sembrare reale, da sembrare possibile nella società odierna.

Per questo tanti pugliesi sono cascati nel tranello di una di quei personaggi chiamati nel gergo del web “troll”. Sembrava possibile che una ragazza romana qualunque potesse giudicare così beceramente i meridionali alle prese con le forti nevicate, paragonandoli di fatto a trogloditi. Sembrava reale, ma non lo era.