Le due multe alle auto private dei soccorritori del 118 in servizio, impossibilitati a lasciare la propria vettura altrove, ha fatto esplodere il caso. Lasciare un bigliettino sul cruscotto o sul parabrezza, con la scritta: “Sono un operatore del 118 in servizio”, può bastare ad evitare la contravvenzione?

Alla Polizia Locale evidentemente no ma, a quanto pare, anche i residenti mal digerirebbero un’eventuale corsia privilegiata. “Mio figlio – spiega una residente della zona di piazza Chiurlia, ormai invasa da decine di ‘forestieri’ – ha preso quattro multe in un mese, perché lascia l’auto dove non deve solo per il tempo necessario ad accompagnare mia nipote alla scuola dell’infanzia”.

C’è poi chi, pur lavorando a due passi dalla postazione del 118, non azzarda il posteggio, ma lascia l’autovettura in corso Vittorio Emanuele o addirittura al park & ride. Non mancano gli amanti del rischio, quelli che abbandonano il proprio mezzo praticamente in mezzo alla strada, ma dall’alto tengono la situazione sotto controllo, pronti a urlare dalla finestra nel caso dell’avvicinamento di un agente della Municipale.

Una soluzione sensata ci sarebbe, dice qualche operatore: prevedere un paio di posti riservati ai soccorritori, come di fronte alla Questura o al Comune.