“Sto pensando di vendere tutto ai cinesi, magari loro lo riescono a risolvere il problema del parcheggio selvaggio, motivo per cui sono stato preso di mira”. Sorride Vito Scalera, il titolare dello storico bar Moderno, al quartiere Poggiofranco, mentre lancia la sua provocazione. Di provocazione si tratta, seppure la situazione sembra essere sfuggita di mano.

Noi stessi ci siamo occupati decine e decine di volte dell’abuso che si fa del minchia parking in via Papa Pio XII, proprio la strada dello storico locale. Quattordici dipendenti e un lavoro senza sosta, anche grazie alla doppia fila maledetta. Da un paio di settimane, però, pare stia succedendo qualcosa che va al di là dei semplici controlli. Gli agenti in servizio, almeno cinque per volta, avrebbero riferito di avere un preciso ordine di servizio: presidiare la strada e gli automobilisti, con posto di blocco proprio in prossimità del bar Moderno.

“Sono d’accordo al pugno di ferro, del resto anche io redarguisco spesso i miei clienti che esagerano, ma se tolleranza zero dev’essere, tolleranza zero sia per tutti”, tuona Vito Scalera. Sì, perché la cosa assurda è che mentre gli agenti della Polizia Locale presidiano quell’isolato, già poche decine di metri dopo, la doppia fila imperversa impunita. Probabilmente a qualcuno che ha il potere di decidere dove sistemare gli uomini, immaginiamo senza il via libera del comandante Nicola Marzulli, il caffè del bar Moderno proprio non deve piacere.

Scalera assicura: “Non ho mai messo guttalax in nessuna tazzina, sono pronto a incontrare chi di dovere, se questo può servire a chiarire la situazione. In caso contrario vorrà dire che sarò costretto ad andare in giro per il quartiere Poggiofranco a scattare foto e girare video. Aggiunte a quelle di cui sono in possesso, potrò documentare l’assurdità che si sta perpetrando da un paio di settimane nei miei confronti e della mia attività”.