L'ospedale Di Venere, a Bari Carbonara.

Chiedo scusa per quanto successo, seppure non avevo contezza di tutta la vicenda. Ci stiamo impegnando a risolvere i tanti problemi e queste cose non devono accadere, ma insieme alle lamentele sono tante le persone che ci ringraziano. Andremo a fondo, invitando il personale ad approcciarsi nel migliore dei modi possibili nei confronti dei pazienti e dei loro familiari. 

Per quanto ci riguarda, l’estrema sintesi del discorso fatto da Giuseppe Rinaldi ai familiari della paziente di cui ci eravamo occupati nelle scorse ore, basta per capire di che pasta è fatto il primario del reparto di Neurologia. Siamo con lui, perché se ci metti la faccia meriti il massimo rispetto. Il confronto tra il primario e i familiari della donna “maltrattata”, è arrivato poche ore dopo la lettera di protesta indirizzata, attraverso il nostro giornale, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Quando ha accettato di dirigere quel reparto, Rinaldi sapeva certamente a cosa sarebbe andato incontro. Parliamo di una struttura sanitaria di Trincea, con dodici posti letto, ma dove i pazienti possono essere anche cinque in più, con un evidente problema di organico. Poco personale per far fronte a una situazione complicata, le cui lacune dovrebbero trovare ristoro proprio nel comportamento compassionevole del personale.

Non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, non lo abbiamo mai fatto. In un momento delicato come questo per la sanità pubblica pugliese, è doveroso sottolineare qualunque cosa, e non ci riferiamo solo agli aspetti spiacevoli. Sappiamo che non è facile restituire dignità a un reparto sempre al centro di mille polemiche ed è per questo che proponiamo al primario, Giuseppe Rinaldi, un’intervista in cui possa spiegarci quanto si sta facendo per ripristinare una situazione di normalità.

I parenti dell’anziana ricoverata sono rimasti soddisfatti dall’incontro e questo è sufficiente. Intanto, ad onor del vero, seppure ben spiegato per iscritto, precisiamo che le fotografie allegate al pezzo non si riferiscono al reparto di Neurologia.