In tempo di crisi e disoccupazione anche l’odiato (dagli automobilisti) ausiliario della sosta diventa un lavoro appetibile. Naturalmente scherziamo e non abbiamo nulla contro di loro, ci riferiamo semplicemente alle domande di partecipazione al concorso indetto dall’Amtab, in cerca di 10 nuovi dipendenti da destinare al controllo dei grattini: oltre 2mila. Un bel numero davvero, anche se, in realtà, il lavoro che dovranno svolgere i vincitori prevederà qualcosa in più della semplice verifica che sia stato pagato il parcheggio. Ma andiamo con ordine.

L’azienda ha aperto le selezioni per 10 operatori della mobilità. Requisiti: età compresa tra i 18 e i 30 anni (non ancora compiuti) oppure titolari di disoccupazione o indennità di mobilità, non essere stati licenziati per motivi disciplinari o scarso rendimento dalla pubblica amministrazione, assenza di condanne penali o carichi pendenti, almeno il diploma di scuola media superiore. Gli ammessi sono stati convocati il 29 luglio al Palaflorio per la prima selezione cui seguirà il colloquio. Argomenti delle prove, il codice della strada e cultura generale.

Per i primi dieci classificati il mondo del lavoro non spalancherà le sue porte immediatamente. Per loro, infatti, inizierà un percorso formativo della durata di un anno. Dodici mesi di apprendistato per acquisire le competenze su, tra le altre cose, codice della strada, conoscenza delle norme che disciplinano la sosta tariffaria, conoscenza linee, ma anche tecniche commerciali (???), offerte commerciali operanti in azienda e tecniche di promozione della stessa (!!!), capacità di effettuare interventi manutentivi su parcometri e altre apparecchiature dei parcheggi in struttura nonché su altri strumenti funzionali alla regolamentazione del flusso della clientela. Tutto scritto sul bando, ci mancherebbe.

Se non abbiamo letto male, insomma, oltre a saper controllare i grattini, gli aspiranti operatori della mobilità dovranno saper anche riparare i parcometri, le barriere automatiche che regolano accesso e uscita dai parcheggi, e dovranno anche essere dei bravi promoter, come quelli che si incontrano ai centri commerciali, per intenderci. Noi ce li immaginiamo come “uomini-sandwich” a forma di biglietto e con una cassetta degli attrezzi a tracolla.