La consigliera regionale Antonella Laricchia, capogruppo del Movimento 5 Stelle, rende noti i dati di una analisi sui costi dello smaltimento dei rifiuti speciali potenzialmente infetti prodotti dai presidi ospedalieri.

“A metà marzo scorso – dichiara Laricchia – ci siamo limitati a chiedere la spesa del 2014 e del 2015 per lo smaltimento di questi rifiuti. Le cifre giunte sono sbalorditive ma anche molto disomogenee: circa 2 milioni di euro all’anno (iva compresa) per lo smaltimento di poco meno di 800mila kg di rifiuti per i Riuniti; poco meno di 700mila euro all’anno per lo smaltimento di circa 600mila kg di rifiuti nella ASL Foggia; 750mila circa per i 740mila kg annuali di rifiuti speciali nella ASL Brindisi e, infine, circa 280mila euro per poco meno di 210mila kg smaltiti dalla ASL Lecce. Il nostro è un lavoro di analisi senza precedenti su un aspetto della gestione ospedaliera che in tutta Italia non ha mai brillato per trasparenza. ”

Tuttavia, sembra che non tutte le ASL abbiano risposto alla richiesta della consigliera pentastellata: “Nonostante abbiamo da tempo richiesto con insistenza i dati per approfondire tutti gli aspetti della spesa, non è giunto ancora nessun segnale dal Policlinico di Bari e dalle ASL di Bari e Taranto – denuncia la Laricchia che prosegue – Al contrario i Riuniti e le ASL di Foggia, Brindisi e Lecce hanno risposto quasi subito mentre la ASL Bat ha almeno risposto chiedendo un po’ di tempo. Al fine di migliorare ulteriormente la nostra analisi dal momento che i dati forniti sono al momento disomogenei, abbiamo inviato un ulteriore questionario dettagliato alle singole ASL ed alle due aziende ospedaliere. Abbiamo chiesto di ricevere tutte le risposte entro una settimana perché si è perso sin troppo tempo e il silenzio sui dati che gli uffici dovrebbero già possedere – conclude – ma semplicemente limitarsi a mettere insieme, inizia a diventare inspiegabile.”