È ormai etichettato come “Ecovillaggio”, nella realtà dei fatti sarà un quartiere urbano autosufficiente sotto il profilo energetico. Nascerà a Mola di Bari grazie all’accordo siglato col Politecnico del capoluogo di regine e rappresenterà un esempio pilota per un nuovo modello di sviluppo socio-economico sostenibile.

Il progetto decisamente innovativo, proposto dal Comune del sud-barese, parte dal presupposto che motivi ambientali, economici, produttivi, del rispetto della salute e della qualità della vita, spingeranno sempre più le amministrazioni pubbliche ad investire verso energie alternative pulite. Sulla scia di esperimenti urbanistici-energetici virtuosi avviati in USA, Giappone, e Germania, si costruirà dunque un modello capace di integrare nuovi materiali da costruzione, l’uso dell’idrogeno quale vettore energetico sia sulla mobilità sostenibile che per gli usi abitativi ed aziendali, le nuove tecnologie informatiche.

Il protocollo di collaborazione scientifica è stato firmato dal Rettore, Eugenio Di Sciascio e dal Sindaco della Città, Giangrazio Di Rutigliano, il 16 giugno nella sala del Consiglio del Politecnico di Bari e arriva dopo gli accordi siglati a fine ottobre 2015 il Comune di Mola e la Fondazione H2U, che si occupa di uso e applicazioni dell’idrogeno.

Nei prossimi 3 anni, quindi, il Politecnico di Bari ed il Comune di Mola collaboreranno per l’organizzazione e la realizzazione del nuovo quartiere sperimentale per ciò che riguarda le attività dei settori delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, della mobilità sostenibile, del riutilizzo intelligente delle acque e dei rifiuti e della sostenibilità delle diverse applicazioni. L’impegno promuoverà attività di studio e ricerca finalizzate alla implementazione di una “blu economy”, coinvolgendo anche il mondo dei professionisti, delle imprese e l’intera cittadinanza.

Il Poliba, insieme al Comune di Mola, potrà realizzare laboratori di progettazione sperimentale, favorirà stage, tesi di laurea, dottorati di ricerca e master in collaborazione anche con imprese del settore. Inoltre, promuoverà l’attività di trasferimento tecnologico, l’attivazione di corsi di aggiornamento e perfezionamento per la riqualificazione del personale comunale; promuoverà interventi indirizzati a favorire percorsi formativi di giovani ricercatori; valorizzerà i risultati dei progetti di ricerca già in essere; collaborerà nell’azione di intercettamento di potenziali strumenti di finanziamento per l’attuazione del progetto; sosterrà la nascita e lo sviluppo di imprese innovative, start-up e spin-off, e promuoverà le azioni necessarie per la collaborazione con i Distretti Tecnologici e Produttivi della Regione Puglia.

Nella programmazione comunale, l’Ecovillaggio di Mola di Bari, potrà diventare un quartiere abitativo, legato alle attività produttive locali e rappresenterà un modello di applicazione anche per le strutture già esistenti. Questo progetto – è scritto nell’atto – sarà inserito nel Piano Urbanistico Generale del Comune molese.