Il personale viaggiante delle FAL, a quanto pare, continua a mantenere la “promessa”. Dopo la minaccia aziendale di inserire il badge anche per questa categoria di lavoratori, i sindacati avevano annunciato prima le braccia conserte durante eventuali ore di straordinario, poi il rispetto assoluto dell’orario lavorativo. Quindi senza affannarsi per arrivare in orario, rispettando i limiti di velocità, evitando anche di sorpassare durante il tragitto. Un atteggiamento che penalizza solo i passeggeri.

Questi sono infuriati e nonostante tutto costretti comunque a usufruire del servizio FAL per raggiungere il posto di lavoro. I minuti di ritardo sembra che aumentino con il passare dei giorni, e tutto il disappunto dei cittadini si riversa da giorni sulla pagina Facebook dell’azienda di trasporti.

Insomma tra i due litiganti (autisti e azienda) i viaggiatori non godono. Anzi, pagano. Il biglietto con tanto di disservizi. “È follia – scrive un utente – L’autista andava volutamente piano. Gli abbiamo chiesto spiegazioni e ci rispondeva: così è, non c’è nulla da fare. Noi però non c’entriamo nulla, fate qualcosa. L’esasperazione della gente è troppa”.

Poi ancora un altro messaggio. “Se c’è una diatriba tra autisti e dirigenza, non vedo perché dobbiamo subirla noi pendolari, già penalizzati dal fatto che perdiamo mediamente due ore al giorno della nostra vita per raggiungere il posto di lavoro. Agli autisti consiglio altre forme di lotta, come lo sciopero. La pazienza sta finendo”.

Pronta è arrivata la risposta di “scuse” pubblicata dallo staff social delle FAL, che attribuisce la colpa anche ai lavori stradali, ma promette controlli al personale viaggiante. “I nostri tecnici – si legge si Facebook – hanno verificato che i lavori in corso da parte dell’Anas per il raddoppio della SS 96, su un tratto di circa 20 km tra Modugno ed Altamura, con conseguenti deviazioni e l’imposizione di limiti più bassi di velocità, provocano in media 20 minuti di ritardo su ogni corsa senza contare l’intensità del traffico. Dando seguito alle segnalazioni di molti utenti, l’azienda ha avviato controlli ispettivi sui propri mezzi per verificare che sull’allungamento dei tempi di percorrenza non vi siano cause dipendenti dai comportamenti del proprio personale. Ove ciò dovesse essere riscontrato, si provvederà ad assumere i conseguenti provvedimenti disciplinari“.