La Corte Suprema indiana ha reso immediatamente esecutivo l’ordine del Tribunale internazionale dell’Aja di far rientrare in Italia il marò Salvatore Girone, che resterà in patria per tutta la durata del procedimento arbitrale.

Ora, i legali di marò dovranno chiedere il permesso di residenza e il visto in uscita presso l’ufficio per la registrazione degli stranieri, mentre il governo indiano dovrà informare le autorità aeroportuali di New Delhi dell’autorizzazione all’espatrio.

Soddisfazione espressa dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, che, in una nota stampa, ha commentato: “Oggi è una bella giornata per Bari e per il nostro Paese. Salvatore Girone sarà presto a casa e potrà riabbracciare i suoi cari. Oggi non c’è spazio per le controversie del diritto ma solo per la gioia di una comunità che può riabbracciare un suo concittadino. Il mio più grande desiderio sarebbe averlo seduto accanto a me durante la cerimonia del 2 giugno, per festeggiare la Repubblica a Bari”.

Ma a volere Girone accanto a sè per il 2 giugno non c’è solo Decaro. una richiesta simile è stata avanzata dal presidente del Consiglio die Ministri, Matteo Renzi, che in un tweet ha dichiarato: “Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo governo. E diamo il benvenuto al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno”