La Fondazione Petruzzelli rischia grosso. A sottolinearlo nel corso dell’ultimo Consiglio di Indirizzo è il sovrintendente Massimo Biscardi, che per scongiurare l’ipotesi di liquidazione dettata dal probabile esito delle richieste giudiziali relative agli  anni  dal  2011  al  2013 di accertamento della sussistenza di rapporti di lavoro subordinati a tempo indeterminato precedenti alla promulgazione della Legge Bondi del 2010, chiama a corte istituzioni e organizzazioni sindacali.

Il sovrintendente ha esposto al Consiglio la delicata congiuntura, di imponente dimensione, che attende  la Fondazione e che riguarda appunto le richieste giudiziali. I contenziosi, ventuno dei quali finora si sono conclusi in senso sfavorevole per la Fondazione, riguardano l’assunzione a tempo indeterminato di 70 professori d’orchestra, 57 artisti del coro, 8 custodi, 2 sarti, 1 autista, 2 unità del personale che si occupa di pulizie, 1 autonomo a progetto, 5 maestri collaboratori, 23 tecnici e12 amministrativi.

Biscardi ha comunicato quindi l’avvio di una seria e responsabile interlocuzione con le organizzazioni sindacali per individuare un percorso non conflittuale dedicato alla risoluzione del tema. Della delicatezza della problematica sono stati informati anche il presidente della Regione, Michele Emiliano, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro: entrambi sono stati invitati ad intervenire a un prossimo Consiglio di Indirizzo straordinario, al fine di identificare, anche in collaborazione con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, una soluzione equa e nello stesso tempo finanziariamente sostenibile per la Fondazione.

Nel corso del Consiglio poi è stato approvato il bilancio consuntivo 2015 in pareggio, il secondo bilancio consuntivo in pareggio della Sovrintendenza Biscardi. È stato riportato in pareggio anche il patrimonio della Fondazione. Nel corso del 2016 inoltre il patrimonio della Fondazione sarà portato in attivo, con la consegna del restaurato Palazzo San Michele, palazzo donato dal Comune di Bari nel 2010.

Il Consiglio ha anche preso atto del completamento dell’opera, avviata nel gennaio scorso, di regolamentazione in materia di spese, concessioni d’uso delle sale e degli spazi del teatro, accesso agli atti amministrativi, codice etico, piano anticorruzione e trasparenza, disciplina delle missioni. Ulteriori iniziative in materia di prevenzione della corruzione, approvazione del modello organizzativo 231/2001 verranno assunte nel prossimo Consiglio di Indirizzo.