“Asilo nido aziendale Paola Labriola”. La targa che onora la memoria della psichiatra uccisa nel settembre del 2013 è in bella mostra in via Celso Ulpiani. La struttura però è ancora chiusa e questo dettaglio sta creando non pochi dissapori, soprattutto all’interno dell’ambito familiare della dottoressa.

“Questa storia dell’asilo dedicato a Paola e chiuso per me è orrenda e vergognosa. O si apre l’asilo o si rimuove la targa. Non può esserci la targa al nome di Paola per una cosa morta”. I commenti viaggiano su Facebook e sono firmati Vito Calabrese, marito della donna che ha tragicamente perso la vita ormai quasi tre anni fa.

Un mese dopo l’omicidio l’Università di Bari decise di dedicare a Paola Labriola l’asilo nido aziendale all’interno di un edificio di proprietà dell’ateneo barese. All’inaugurazione dell’impianto avvenuta sempre nel 2013 però non ha fatto seguito il reale utilizzo dell’asilo, che risulta essere ancora oggi chiuso. Dall’amministrazione dell’Ateneo fanno sapere di aver approvato il capitolato d’appalto per dare in gestione la struttura, di aver bandito una manifestazione di interesse per la gestione della stessa ma che comunque per l’attivazione del servizio si dovrà aspettare ancora. Tempo che per il marito di Paola Labriola inizia ad essere evidentemente troppo.