L’allarme da acqua potabile contaminata che suona forte nel Comune di Casamassima, dove ha portato in dote anche cinque denunce per sintomi da avvelenamento, riecheggia pure nella vicina Adelfia. Il sindaco Vito Antonacci pubblica sul sito comunale i rapporti di prova ricevuti relativi all’analisi dell’acqua potabile effettuata in diversi punti della città: i risultati sono positivi, fatta eccezione per la fontanina di corso Umberto che il primo cittadino ha deciso di chiudere in attesa di ulteriori accertamenti.

“In nottata mi sono stati comunicati i risultati – scrive Antonacci sulla propria pagina Facebook -. Come potete notare i rapporti Aqp certificano la conformità di tutti i campioni prelevati in diversi punti di erogazione, mentre il campione Asl sulla fontanina in corsso Umberto, analizzato da ARPA Puglia, denota una lieve difformità dai parametri tabellari discostandosi dalle stesse analisi fatte dall’Acquedotto”.

“Per queste ragioni – continua il sindaco – su disposizione Asl, l’Aqp ha provveduto a chiudere la fontanina, già in passato interdetta all’uso, per un lavaggio straordinario della rete. A scopo di ulteriore approfondimento e cautelativo, questa mattina, la Asl sta effettuando nuovi prelievi di campioni su tutti i punti di erogazione pubblica. Si è accertato, in ogni caso, che la nostra rete idrica non è connessa con quella di Casamassima e quindi la vicenda che riguarda il comune limitrofo ha con ogni probabilità, altre ragioni e cause da accertarsi, con valori di difformità ben più rilevanti”.

“Non ho ricevuto alcuna prescrizione dalla Asl che suggerisca l’adozione di provvedimenti di interruzione idrica per le evidenti ragioni circostanziate che le analisi denotano, se non per la ridetta fontanina di corso Umberto – chiude il sindaco -. Tra l’altro, non risultano segnalati casi medici di dissenteria o altro che depongano per condizioni analoghe a quelle di Casamassima. Restiamo sereni e facciamo quello che il buon senso ci suggerisce sino alla conoscenza dei risultati delle nuove analisi capillari che, mediamente, richiederanno circa 4 giorni”.