, (Arcigay Bari “L’Arcobaleno del Levante”, Arcigay Bat “Le Mine Vaganti”, Arcigay Foggia “Le Bigotte”, Arcigay Taranto, Famiglie Arcobaleno, Arcilesbica Mediterranea Bari, LeA, Liberamente e Apertamente, Agedo Puglia, Uaar Bari, KèBari, Arci Bari, TGenus, Makumba, 28 giugno, Tacco 100, Coordinamento Puglia Pride)

Come riportato da numerose fonti giornalistiche nella notte di martedì 3 maggio, un ragazzo diciottenne, di ritorno a casa, si è tolto la vita, gettandosi sotto un Frecciabianca diretto a Bari.

Le ragioni che hanno mosso il ragazzo a compiere questo tragico gesto non sono ancora chiare e sono ancora oggetto di indagini, ma di certo si può affermare che avesse bisogno di un sostegno e di ascolto. Le ragioni potrebbero essere l’omofobia sociale, il bullismo, ma anche una situazione personale difficile o probabili forme di marginalizzazione.

Al di là di tutto, un ragazzo di diciotto anni, omosessuale, bisessuale o etero che fosse, stando alle fonti giornalistiche, si è tolto la vita e questo è sintomo sicuramente di indifferenza e di mancato ascolto da parte di tutta la società.

Un accorato invito viene dalle associazioni lgbt pugliesi a non restare indifferenti a messaggi e manifestazioni che, se non ascoltati, possono trasformarsi in tragedia. Tutta la società fallisce ogni qual volta giriamo la testa dell’altra parte, ogni volta che rifiutiamo una persona a causa del suo orientamento sessuale ed affettivo e le facciamo intendere che il suo sentire è sbagliato, deve cambiare, non va bene. Tutta la società deve aprire gli occhi perché quando i pilastri sono marci, tutta la società è marcia.

Nel 2016, è una pugnalata al cuore leggere ancora di ragazz*, che tentano di sopravvivere ad una vita fatta di intolleranza, di discriminazione e di emarginazione. Chi tenta di sopravvivere, chi non ci riesce. Il problema è che quest* ragazz*, come noi tutt*, hanno il diritto di vivere, non di sopravvivere. A volte queste storie non emergono, perché quando si muore dentro, difficilmente se ne parla.

A pochi giorni dalla giornata mondiale contro l’omo-transfobia, che si celebra ogni 17 maggio, questo evento costituisce un fallimento, per la società tutta. Di fronte a simili atti, siamo tutt* ugualmente responsabili.

Con tale comunicato, pertanto, oltre ad esprimere amarezza e indignazione, le associazioni lgbt pugliesi, invitano tutte le realtà, tutt* i/le singol* a scendere in piazza martedì 17 maggio per dimostrare alla città tutta che si può fare sempre qualcosa, che tutt* noi abbiamo il dovere di gridare e pretendere diritti e strumenti di tutela per tutt*, per una società più accogliente e inclusiva; affinché le differenze non facciano paura e non mietano più vittime, ma siano nutrimento per noi tutti i giorni. Abbiamo il dovere di farlo, affinché l’urlo di questo ragazzo non resti inascoltato.