Il referendum sulle trivelle del 17 aprile ha creato un’altra spaccatura, oltre a quella politica. Il Ministero dell’Interno, ormai è noto, ha escluso la Polizia Locale dai compiti di vigilanza all’interno dei seggi, come è sempre stato, e gli agenti, di contro, hanno chiesto di non svolgere più compiti di ordine pubblico, dato che non sono di loro competenza. Nel frattempo, succede che la Polizia di Stato viene chiamata a svolgere spesso compiti di pertinenza della Polizia di Stato, come i rilievi in caso di incidente, ci sono delle circolari ministeriali in tal senso.

Per cercare di capire qualcosa in questo disordine generale abbiamo sentito Antonio Barnabà, Coordinatore Polizia Locale Area Metropolitana di Bari della UIL FPL, mercoledì 13 aprile ci sarà la manifestazione in piazza Libertà e l’incontro col Prefetto: «Non è una questione economica, ma di dignità, soprattutto una questione etico-professionale. Ci assegnano servizi di ordine pubblico che dovremmo effettuare in ausilio, in realtà spesso lo facciamo in maniera diretta, come nel caso dell’ex Set. A questo punto chiediamo al sindaco Decaro di farsi portavoce di questa problematica presso il Ministero dell’Interno».

Proprio col sindaco gli agenti hanno cercato un dialogo in merito al Gisu, il gruppo speciale di super-vigili, ma su questo Decaro non ha sentito ragioni: «Abbiamo chiesto più volte un incontro al sindaco, ma non ci ha ascoltato in nessun senso».