La luce perpetua non è gratis e l’aumento del 100% sul canone annuo delle lampade votive nei cimiteri di Bari non è piaciuto a nessuno. I iù l’hanno visto come un tentativo da parte del Comune di lucrare anche sui morti. Tra tutti, è anche la visione di Filippo Melchiorre, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che pensa alla costituzione di una class action contro la giunta Decaro.

Nonostante a palazzo di Città continuino a ribadire che quello di Bari rimane uno dei canini più bassi d’Italia, Melchiorre ritiene inammissibile il rincaro, visto che ogni famiglia ha almeno quattro defunti, contestando anche il ritardo con cui i cittadini hanno ricevuto le cartelle di pagamento.

Il prossimo 31 maggio scadrà il termine di pagamento per le cartelle del 2016, riportanti anche l’aggiustamento al 2015, dal momento che la delibera per l’aumento del canone, approvata nel bilancio di previsione lo scorso luglio, ha disposizione retroattiva per il 2015.

Dagli 8 euro dell’anno scorso, quest’anno in bolletta la spesa è di 32 euro (16 euro per il 2016 più 8 euro di adeguamento 2015), pena il distacco dall’allaccio per la tomba morosa e penale di 20,14 euro per eventuale riallaccio.