I dipendenti sono esasperati, almeno quelli non allineati alle politiche aziendali imposte dai vertici delle Ferrovie Appulo Lucane. I rapporti altalenanti con i sindacati – come si percepisce dalla perentorietà di alcuni recenti comunicati inviati ad iscritti e all’azienda – sono la prova più evidente. I corvi di un tempo si sono moltiplicati e gracchiano in maniera sempre più convincente. Parlano, per esempio, di un concorso per l’avanzamento interno di parametro. Niente di trascendentale: pochi euro in più in busta paga e qualche gradino più su nella gerarchia aziendale.

Nulla che ti possa cambiare la vita, insomma, piuttosto una gratificazione per i decenni di lavoro all’interno dell’azienda con un salario bloccato. Se solo non fossimo sorvegliati speciali, potremmo addirittura sbilanciarci sull’esito del prossimo concorso interno per la selezione di quattro posti di specialista amministrativo (parametro 193). Tre bandi, tre mosse, per arrivare alla selezione finale, indirizzata man mano a personale con minore esperienza e con un parametro inferiore. Il primo concorso interno è il numero 178 del 2 dicembre 2015. Per partecipare bisogna essere collaboratore d’ufficio almeno con parametro 175 e con lo stesso parametro aver maturato un minimo di tre anni di anzianità di servizio. Vengono promossi in due. Un terzo candidato, pur avendo un’esperienza ultra decennale e sapendola lunga sulla materia, viene bruscamente segato. Negli uffici non si parla d’altro. Com’è possibile che quel dipendente non ce l’abbia fatta?

Nessuna spiegazione ufficiale, ad eccezione di una strana telefonata al dipendente da parte del suo dirigente, lo stesso con il quale era stata sostenuta la prova orale. Telefonata alla quale grazie al cielo assistono alcuni testimoni. In questi casi, si sa, il colloquio orale può essere interpretato in mille modi e quindi essere l’arma in più o in meno del candidato. Due vincitori, un bocciato e nessun altro idoneo. I posti lasciati liberi sono due, esattamente come i dipendenti che aspirano alla promozione. Per ora solo un’aspirazione, perché non possono ancora partecipare a causa della mancanza di alcuni requisiti, per esempio il parametro e l’esperienza maturata in azienda.

A questo punto le pretese aziendali scendono. Gli altri due posti da occupare col parametro 193, a seguito dell’esito del concorso 178 (protocollo 373 del 2 dicembre 2016), vengono assegnati a candidati con diploma superiore e anzianità minima di tre anni, maturata nel parametro 155. Siamo all’11 febbraio del 2016. Il protocollo della seconda selezione è il numero 81, bando di concorso 192. Il concorso va deserto. Non si presenta nessuno, neppure quelli trombati la prima volta, probabilmente per non subire ancora l’onta dell’umiliazione di quella che giudicano una ingiusta bocciatura.

E allora, gli altri due posti di specialista amministrativo (parametro 193), possono essere assegnati a quanti dimostrino di avere un diploma di scuola media superiore e tre anni di anzianità, maturati nel parametro 140 oppure a quanti posseggano il parametro 155, seppure cn anzianità inferiore ai tre anni all’interno della categoria amministrazione e servizi.

Siamo alla terza selezione, quella con protocollo 124 del 14 marzo 2016- bando 193, che sarà espletata martedì prossimo, 19 marzo. Questa volta dovremmo esserci. I due posti saranno presumibilmente assegnati. Certo, restano diverse perplessità, soprattutto su come un esperto “anziano” possa non essere improvvisamente in grado di superare una prova facile facile. I dubbi su come possa essere diventato brocco, essendo in passato risultato purosangue idoneo a ricoprire un parametro persino superiore al 193, restano tutti. Non è il primo caso e non sarà certo l’ultimo, fuori e dentro le Ferrovie Appulo Lucane. Ai vincitori le nostre congratulazioni. Ai trombati, a torto o a ragione, la nostra solidarietà.