Chiusura di largo Adua sì, chiusura di largo Adua no. Sulla questione si è dibattuto a lungo e a margine di un incontro che ha visto protagonisti l’assessore Carla Palone, il consigliere municipale Fabiana Mercurio e il Comitato dei residenti di largo Adua, la consigliera comunale Irma Melini (Scelgo Bari), fra i costituenti dello stesso comitato, ha voluto esprimere il proprio parere.

“Ancora una volta si ritiene che non si possa prescindere dalla volontà di coloro che vivono nel quartiere e che operano per migliorare il quartiere: non si può prescindere dalla volontà dei residenti. Abbiamo apprezzato l’approccio dialogante e concreto dell’assessore e del Direttore Stefano Donati. Nello specifico, punto nodale è la certezza della non chiusura del secondo tratto di Largo Adua – specifica Melini-. Una chiusura più volte minacciata dalla Presidente Paparella”.

“Per garantire la non pedonalizzazione, il Comitato ha proposto una serie di azioni che impegnano questa amministrazione in particolare a salvaguardare sia gli esercenti sia i residenti – continua Melini -. Si chiede di applicare il limite di velocità già previsto per la zona 30; regolamentare in via definitiva le aree concesse ai ristoratori a tutela di questi ultimi e dello stesso decoro della piazza; impegnare l’assessore Palone affinché il posizionamento delle nuove telecamere di videosorveglianza avvenga prioritariamente nelle zone maggiormente frequentate nelle ore notturne; garantire un presidio della polizia municipale soprattutto che eviti la costante seconda fila in Largo Adua, creando disagio anche alla viabilità del lungomare di Crollalanza”.

“In particolare – chiude la consigliera – si chiede all’assessore che riconosca l’area di largo Adua e delle limitrofe zone del quartiere Umbertino come zone da sottoporre a tutela ex articolo 64 terzo comma, legge 26.03.2010 n. 59, anche recepita nel 2015 dalla regione puglia nel cosiddetto codice del commercio. L’applicazione di quest’ultima previsione normativa  permetterebbe all’Amministrazione di tutelare sia l’interesse pubblico sia l’interesse privato, quindi sia l’interesse degli esercenti sia l’interesse dei residenti nella equilibrata regolamentazione delle attività. Non ultima, la richiesta che riuscirebbe a dare un decoro ad una zona oggi fortemente trascurata è quella di applicare un’ordinanza sindacale che vieti il consumo e la distribuzione di bevande in contenitori di vetro, nelle ore serali, così da evitare gli ormai noti tappeti di bottiglie, ma anche i numerosi contenitori del vetro davanti ai nostri ristoratori e sotto i nostri portoni. Auspichiamo che alla buona volontà dell’Assessore seguano i fatti e la concretezza di tutta l’Amministrazione”.