Si è tenuta questa mattina in IV Commissione l’audizione del Commissario dell’Arif, Domenico Ragno, riguardo la stagione irrigua 2016, richiesta dalle Consigliere regionali del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia e Rosa Barone.

L’anno scorso, appena eletti, affrontammo l’emergenza dei malfunzionamenti degli impianti di irrigazione a stagione già iniziata – dichiarano Antonella Laricchia e Rosa Barone – quest’anno abbiamo potuto intervenire  in anticipo, ed abbiamo, infatti, già ottenuto la riparazione per alcuni territori, tuttavia il problema esiste ancora per altri. Questa mattina abbiamo avuto il risultato di una ricognizione dello stato di funzionamento, scoprendo che i pozzi malfunzionanti sono quelli siti nei paesi di Corato, Adelfia, Triggiano, Locorotondo, Crispiano, Monteiasi, Lecce, Calimera e Lizzanello“.

Prosegue il consigliere M5S Cristian Casili rilanciando la proposta fatta in Commissione e condivisa dal commissario Arif e da tutti i commissari: “Occorre chiudere il ciclo delle acque attraverso il riutilizzo delle acque reflue come più volte proposto dal sottoscritto, eliminando lo stress dei pozzi a seguito di prelievi non controllati che oggi stanno danneggiando irreversibilmente la falda depauperando la risorsa più importante per l’agricoltura pugliese cioè l’acqua. Acqua che oggi ha un costo molto alto per gli agricoltori e che viene distribuita con turni irrigui che non garantiscono il corretto sviluppo delle colture. Va urgentemente garantito il giusto bilancio idrico alle nostre terre  scongiurando il pericolo di salinizzazione delle falde  e la desertificazione dei nostri suoli.”

L’audizione, fanno sapere i pentastellati, si ripeterà tra un mese. “Mese in cui la priorità dovrà essere la riparazione degli impianti malfunzionanti al fine di permettere a tutti gli agricoltori pugliesi di essere messi nelle condizioni di irrigare efficientemente. Ci auguriamo che il dott. Ragno possa in quella occasione comunicarci notizie rassicuranti – concludono Laricchia e Barone, che assicurano – Noi nel frattempo siamo al lavoro sui bilanci dell’Arif e la gestione del personale, tra cui, viste le condizioni contrattuali e le modalità di assunzione, il triste sospetto è che esistano figli e figliastri.