Lo scandalo delle Ferrovie Sud Est, non è solo quello delle consulenze milionarie, dei treni farlocchi e deegli enormi disagi ai passeggeri. Una vergogna senza fine anche nelle stazioni, spesso in stato di abbandono anche quando sono aperte agli utenti, esattamente come succede a Noicattaro, in provncia di Bari. Da qualunque lato si guardi, infatti, la stazione delle Ferrovie Sud Est dà poche soddisfazioni. Poche ai viaggiatori, spesso stipati come sardine, sempre costretti a districarsi fra treni in costante ritardo o addirittura soppressi, vagoni abbandonati in bella vista, scritte sconce sui muri. A parlarci, con i viaggiatori, viene da ridere, ormai abili a scegliere l’orario strategico per prendere il treno, quando è possibile.

Il degrado diventa ancora più evidente e rasenta il ridicolo se guardi dall’altro lato, al parcheggio multipiano che avrebbe dovuto servire la stazione non è mai entrato in funzione. Depravati, malintenzionati e annoiati in cerca di adrenalina lo hanno utilizzato finora per andarsi a drogare, fare giochi pericolosi, o come immondezzaio. Ieri l’area è stata messa insicurezza. Si fa per dire.

Non è un errore. Lo abbiamo scritto tutto attaccato perché, piuttosto bisogna parlare di insicurezza. Le recinzioni, quelle che reggono, sono a malapena a prova di bambino, aggirare quelle dell’area esterna è un gioco. Quantomeno noi non ci siamo azzardati a spuerare le grate saldate che impediscono l’accesso alla parte interna della struttura. Con un po’ di allenamento, però, ci si riesce. Curare, spendendo altri soldi, non è mai meglio che prevenire, magari costruendo manufatti utili alla comunità, evitando di lasciarli marcire in questo modo dopo aver speso decine e decine di migliaia di euro per costruirli.

Ascensori, impianto elettrico e dell’acqua corrente, tutto devastato. E poi rifiuti abbandonati, preservativi, siringhe e compagnia bella. Tutto passato per le mani dei vandali, anche nel resto della contrada Trisorio, proprio alle spalle della sede della Asl. La zona, nonostante il cartello “area sottoposta a sorveglianza”, è una discarica. In tanti si chiedono come sia possibile non mettere in piedi controlli costanti nei sette, otto punti nevralgici per gli amanti dell’immondizia a cielo aperto. Ci sono le elezioni, chissà che qualcosa non succeda.