Il giorno dopo la pubblicazione del nostro servizio, la Asl di Bari ha formalmente aperto un’indagine interna per verificare la gestione di farmaci e dati sensibili da parte del dirigente medico che ci aveva consegnato una confezione di Contramal senza avergli presentato alcuna richiesta, staccando la cartuccella andata poi a finire chissà dove.

Non solo, quel medico in due occasioni aveva interrotto il pubblico servizio, nel suo caso l’erogazione di importanti farmaci salvavita. Il tutto a seguito dell’incomprensibile decisione di portare uno dei computer in dotazione alla farmacia territoriale, contenenti migliaia e miglia di dati sensibili, in riparazione durante gli orari di lavoro e mentre la collega erogava altri medicinali. Personal computer finito anche nelle mani di un privato, oltre che di un tecnico dell’Asl.

La richiesta urgente sul mancato rispetto o meno delle procedure, con la richiesta di una relazione approfondita, è stata inoltrata a Luigia D’Aprile, Capo del Dipartimento del Farmaco; Angela Chielli, Direttore della Farmacia e quindi diretto superiore del dirigente medico beccato in fallo e a Vittorio Zanframundo, Dirigente responsabile dei Servizi Informatici della Asl di Bari.

Nelle prossime ore consegneremo alla Asl anche la confezione di Contramal, in modo da poter risalire alla cartuccella staccata impropriamente prima della consegna. Speriamo, come già detto, che nel caso si ravvedano responsabilità nel mancato rispetto delle procedure, non sia il solo dirigente medico a pagare per tutti. Dell’allegra gestione della farmacia territoriale erano in tanti a sapere. Qualcuno ha volutamente fatto finta di nulla. In una struttura così delicata ciò è inammissibile.