L’intervento del comandante della Polizia Municipale barese, Nicola Marzulli, è arrivato puntuale.  “Indossiamo una divisa – spiega – e quindi se pretendiamo dal cittadino il rispetto delle regole, dobbiamo essere i primi a rispettarle. Saranno presi gli opportuni provvedimenti nei confronti di chi ha sbagliato. Le chiedo, però, di non trasformare il vostro indispensabile lavoro di vigilanza e denuncia in accanimento nei confronti del Corpo, perché ci stiamo impegnando al massimo”.

Un impegno evidente, apprezzato anche dalla maggior parte della cittadinanza e facilmente riscontrabile nei commenti dei nostri lettori e più in generale sui social. Le cose stanno cambiando ed è per questo che riteniamo certi comportamenti ancora più dannosi per l’immagine di tutta la Polizia Municipale. Il congresso in cui ieri abbiamo beccato diverse auto di sevizio, non solo di Bari, in divieto di sosta, era un aggiornamento serissimo su quanto di nuovo è stato introdotto dal Codice della Strada in merito all’omicidio stradale e più in generale rispetto al da farsi in caso di incidenti con feriti e prognosi anche di un solo giorno.

D’ora in poi l’avvio dell’indagine penale, anche nei casi meno drammatici, con il ritiro della patente e conseguenze disastrose per quanti l’auto la usano per lavoro, è obbligatoria. Insomma, siamo al centro di un’autentica rivoluzione dopo decenni di maniche larghissime e la Municipale è chiamata a mettere in campo una competenza crescente. Non si può cancellare con un parcheggio a membro di segugio e un atteggiamento strafottente tutto ciò che di buono si sta facendo per restituire dignità a una città allo sbando.