Torniamo a occuparci dei lunghi tempi d’attesa per le visite al Giovanni XXIII. Dopo la vicenda della prenotazione a un anno e otto mesi per una visita ortopedica pediatrica, Antonella ci racconta la sua esperienza.

A ottobre 2015, per un problema al piedino, la sua bambina di due anni ha avuto la necessità di sottoporsi a una visita ortoprdiaca. Recatasi al Cup dell’Ospedaletto, Antonella ha appreso che per tutto il 2016 e 2017 le prenotazioni erano chiuse, dal momento che ogni data era occupata. La prima data disponibile sarebbe stata nel 2018, da lì a tre anni, ma non era possibile prenotare: l’agenda del 2018 non era ancora disponibile.

A quel punto Antonella ha preferito portare sua figlia a una visita privata da uno specialista, pagando ma risolvendo il giorno successvo la situazione.

i bambini però, si sa, sono spesso soggetti a malanni e il caso ha voluto che la figlia di antonella, a dicembre del 2015, abbia avuto bisogno di una visita gastroenterologica, per un problema di reflusso gastrico (di cui la piccola ha sempre sofferto) che rischiava di degenerare a livello polmonare. Anche stavolta non è andata meglio: al Cup dell’ospedaletto le hanno prospettato come prima data utile giugno 2016 a più di sei mesi dalla prenotazione.

Questa volta Antonella ha preferito aspettare i sei mesi e a giugno porterà sua figlia alla visita prenotata al Giovanni XXIII.

Il caso di Antonella è un chiaro esempio di quello che accada nella Sanità. La scelta è tra il rivolgersi al privato o attendere pazientemente accollandosi il rischio che la situazione degeneri.