“I vaccini sono preparazioni contenti antigeni che dopo essere stati introdotti nell’organismo, stimolano la produzione attiva di anticorpi specifici contro l’agente infettante, la tossina o il prodotto antigenico che è stato usato”. Per tentare di fare chiarezza sulla questione vaccini abbiamo deciso di partire dalla definizione del manuale di Roberto Gava, pediatra di fama nazionale.

Il caos riguardante un ambito quanto mai scivoloso è disarmante. Negli ultimi anni la popolazione si è divisa tra chi sponsorizza questi potenti mezzi e chi ne è incallito detrattore. Noi abbiamo intervistato medici e psicologi, abbiamo cercato di chiarirne i punti salienti provando a mantenere una posizione neutrale. Ecco tutto il materiale raccolto grazie all’apporto di scienziati che hanno sostenuto le loro tesi su basi empiriche.

– Dottoressa Monica Boffi, Pediatra di base, Triggiano Bari –

Dottoressa Boffi, lei è favorevole ai vaccini?

Assolutamente sì.  Le racconto un caso di un bimbo salvato per il rotto della cuffia da una leucemia al Policlinico di Bari. Arriva il cuginetto che incubava la varicella, gliela trasmette ed il bimbo muore.

– Enza Picchiarelli. Psicologa, Psicoterapeuta ed Analista Comportamentale in formazione, Cerignola (Foggia) –

Dottoressa esiste un nesso tra vaccini e autismo?

Non esiste, un solo studio scientifico riconosciuto dall’organizzazione mondiale della sanità mondiale che, imputi al vaccino trivalente la causa dell’autismo. L’autismo ha origine genetica e il vaccino come qualunque tipo di evento ambientale ( infezione, febbre alta…) potrebbero essere “solo” il fattore scatenante, di una patologia che, purtroppo, emergerebbe comunque.  In Giappone dove hanno abolito i vaccini il numero di insorgenza di bambini con disturbi dello spettro autistico, anziché regredire è addirittura leggermente aumentato. Di contro, i danni che le mancate vaccinazione potrebbero determinare espongono tutti gli individui a rischi altissimi, talvolta anche alla morte. Mi rendo conto che purtroppo informarsi in maniera seria e scientificamente fondata è davvero complicato, e se molti medici ignorano non mi stupisco che gran parte della gente non sia sufficientemente e adeguatamente informata.  Ben venga, allora, la messa in onda di servizi ben fatti come quello tramesso da “Presa diretta” di Iacona sulla Rai, affinché si possano rompere pericolosi pregiudizi o/e paure a favore di oggettività e scienza.

– Dottoressa Antonella Marino, Endocrinologa Ospedale di Casarano ( Le ) –

Dottoressa, i vaccini possono procurare malattie o fastidi tipo l’asma?

Assolutamente no. La patogenesi dell’asma è diversa. Il vaccino, al più nei pazienti immunodepressi può slantentizzare una reazione. Ma sono reazioni non prevedibili. Come ogni procedura medica, può avere complicazioni ma sempre inferiori ai benefici su larga scala parlando in termini statistici.

– Professor Nicola Laforgia, primario della Clinica di Neonatologia del Policlinico di Bari –

Il no delle mamme ai vaccini. Perché secondo lei le mamme di oggi sono arrivate a questa conclusione?

Il no ai vaccini è sbagliato. I vaccini aiutano a non contrarre malattie pericolose o mortali. Per tutte le malattie per cui c’è un vaccino è stupido non vaccinare. Il perché delle mamme può dipendere dalla comunicazione che gli anti vaccinisti hanno fatto a tappeto. Solo negli ultimi tempi su Google appaiono anche i siti dell’Oms e del Ministero della Salute.

Esiste un modo per selezionare i siti più affidabili?

I siti non sono tutti uguali. Bisogna selezionare e farsi aiutare dai medici. In un periodo in cui c’è un disfacimento totale della società, non c’è più autorevolezza. Il medico anni fa era una persona più rispettata e autorevole. Con il boom della comunicazione della rete accessibile senza filtri questo non avviene più.

Uno dei dogmi degli anti vaccinisti è il fatto che le case farmaceutiche si arricchiscano con la vendita dei vaccini…

Mi aspettavo la domanda e mi sono preparato. Qui di seguito riporto la tabella dell’Aifa con i costi dei vaccini e i guadagni delle case farmaceutiche.

tabella

 

I vaccini rappresentano una spesa minima. A loro converrebbe più guarire le malattie prese senza vaccini. Le malattie virali hanno poche possibilità di cura. E’ un modo di ragionare senza logica. Le case farmaceutiche non possono mantenere in vita delle malattie solo per lucrare. Sarebbe assurdo. I vaccini hanno debellato delle malattie. Con il fenomeno dell’immigrazione e dei bimbi italiani non vaccinati si fanno riemergere alcune malattie. Chi non vaccina se lo può permettere perché c’è gente che vaccina. Usufruiscono dell’immunità di gregge. È una posizione assolutamente egoistica. Io conosco mamme che non vaccinano perché pensano che i figli non potranno mai contrarre alcune malattie. Ci sono bambini immunodepressi  e tu non vaccinando i tuoi figli li esponi a contrarre le malattie che il loro sistema immunitario non riuscirebbe e debellare.

Un’altra grossa polemica fu quella della correlazione del vaccino MPR ( morbillo-rosolia- parotite) e la comparsa della sindrome autistica…

Sì ci fu una grandissima polemica sollevata dal medico britannico Andrew Wakefild, poi radiato dall’ordine dei medici per aver falsificato i risultati delle sue ricerche e per essere in combutta con gli avvocati delle famiglie che avevano purtroppo dei figli autistici.  Da lì hanno spostato il problema all’esavalente. I primi sintomi dell’autismo compaiono nello stesso periodo in cui si fa il vaccino. In quel periodo si fa anche lo svezzamento quindi che fai imputi l’autismo alla pastina?

Ci sono cause vinte?

In Italia due cause vennero agli onori della cronaca. Milano. Una famiglia fa una richiesta di risarcimento danni. Il tribunale del lavoro nomina il Ctu. Il Ctu è un dermatologo. Cosa centra con i vaccini? Il giudice decide lui, sulla base di quello che vede il perito. E poi c’è il lato umano. Magari il giudice fa vincere la causa perché vede una famiglia piegata dal dolore e che ha speso soldi e soldi per le cure del figlio ma non pensa al danno fatto creando un pericoloso precedente. Un altro caso non è ancora arrivato in appello.

Perché non esistono le iniezioni singole per i vaccini?

Perché in un’unica iniezione copri 6 malattie e in alcuni casi c’è anche effetto sinergico cioè aumenta l’effetto immunizzante.

Sul sito del Comilva parlano dell’ossido di alluminio, un adiuvante presente nei vaccini, e della tollerabilità dei bambini a questa sostanza. Pare che nei vaccini la sostanza sia presente in maniera molto molto maggiore rispetto alla tollerabilità dell’infante…

L’alluminio è presente nella maggior parte dei vaccini, con quantità che variano tra 0,25 e 2,5 mg, con esclusione di antipolio, anti-Haemophilus b e anti-morbillo-parotite-rosolia, in quanto viene aggiunto per sfruttare il suo effetto di stimolo della risposta immunitaria. Senza questo minerale, che funge da coadiuvante, l’efficacia di alcuni vaccini sarebbe, infatti, fortemente ridotta. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che nella popolazione generale non esiste alcun rischio sanitario in relazione all’assunzione di alluminio con i farmaci e con l’alimentazione. Ogni giorno ingeriamo con il cibo dai 5 ai 20 mg di alluminio, contenuto soprattutto nei vegetali; e di questo, la maggior parte viene eliminata per via renale. Ogni bambino che assume latte assume anche alluminio, in quantità variabili, che sono più alte nei latti formula, pari a circa 225 microgrammi per litro, mentre nel latte materno la concentrazione media è di 40 microgrammi per litro, e durante il secondo semestre di vita, in relazione allo svezzamento, la quantità di alluminio introdotta ogni giorno, si badi bene, ogni giorno, è in media di circa 0,7 mg. Se si seguono le raccomandazioni del calendario vaccinale, un bambino italiano riceve nel primo anno di vita circa 3 mg, quanto cioè assume in 4-5 giorni durante lo svezzamento.

Vaccinare sembrerebbe dunque l’unico modo per proteggere adulti e bambini da malattie che in passato hanno sterminato milioni di soggetti. Non farlo, al contrario, sembrerebbe assai sbagliato. Per completezza di informazione ricordiamo che in Italia le vaccinazioni obbligatorie sono le seguenti: poliomielite, difterite, tetano ed epatite B. Quelle raccomandate: pertosse, Hemophilus influenzae, morbillo, rosolia, parotite, meningococco C, pneumococco, influenza, papillomavirus. Ecco cosa sono e cosa comportano.

LA POLIOMELITE

La poliomelite è una malattia che può portare ad una paralisi irreversibile ed è potenzialmente mortale.  In Europa continuano a verificarsi alcuni focolai. In Tagikistan nel 2010 scoppiò un’epidemia che portò alla morte di 29 persone e 458 paralizzati. In Olanda nel 1992 una piccola comunità religiosa, rifiutò il vaccino. Tragiche le conseguenze: 2 morti e 72 persone paralizzate per sempre. Obiettivo dell’Oms è di vaccinare tutta la popolazione per eradicare definitivamente la malattia. Nel 2012 solo l’84 % della popolazione risulta vaccinata. Ci sono paesi in cui la polio è ancora endemica: Afghanistan, Nigeria, Pakistan. La guerra non aiuta a diffondere il vaccino. Ad esempio in Siria nell’ottobre del 2013 si è verificata una epidemia con decine di casi di paralisi. La maggior parte dei casi riguarda i bambini al di sotto dei due anni di età.

LA DIFTERITE

Malattia infettiva batterica Corynebacterium diphtheriae che produce una tossina lesiva per diversi organi quali cuore, reni e sistema nervoso. Si trasmette per via aerea. Nella nostra nazione tra il 1990 e il 2009 si sono verificati 5 casi di cui uno proveniente dall’estero e nel 1991 un caso mortale di una bambina che non era stata vaccinata. Il periodo di incubazione dura da due a cinque giorni.

TETANO

Clostridium tetani è una malattia acuta non contagiosa. Si tratta di un bacillo che cresce in assenza di ossigeno. La tetanospasmina è la tossina prodotta dal batterio. Le spore entrano in circolo dalle ferite aperte. Tramite il sangue, raggiungono il sistema linfatico, il sistema nervoso centrale, causando contrazioni e spasmi diffusi. Tempo d’incubazione di 3 ai 21 giorni. Più breve è il tempo più grave è il decorso clinico. Un caratteristico sintomo è il trisma, cioè la contrattura del massetere un muscolo del volto che da un aspetto caratteristico, il riso sardonico.

HAEMOFILUS INFLUENZAE TIPO B

Malattia che si trasmette per via aerea. Il ceppo B è la causa del 95 %  delle forme di malattia invasiva (polmonite e meningite) soprattutto nei bambini di età inferiore ai 5 anni. Sintomi: febbre,  cefalea, rigidità nucale, febbre, vomito e coma. La prognosi è infausta in assenza di terapia. L’epiglottide è caratterizzata da rigonfiamento dei tessuti sopraglottidei. Rappresenta una malattia a rischio di vita. I soggetti colpiti sono soprattutto bambini dai sei mesi ai due anni. Segni e sintomi sono: faringite, febbre, difficoltà respiratoria che può rapidamente progredire verso una ostruzione delle vie respiratorie e verso la morte.

MENINGITE

Malattia batterica che si trasmette attraverso goccioline respiratorie e secrezioni della gola. I ceppi più frequenti sono il B , il C e meno frequente Y , A e W135. Dal 2008 sono disponibili i vaccini contro la C e dal 2014 il ceppo B. I danni della malattia sono neurologici, morte e sepsi mentre i rischi sono di gran lunga meno gravi, rossore e gonfiore nella zona dell’iniezione, febbre, dolori muscolari, irritabilità e meno frequente manifestazioni allergiche.

MALATTIA PNEUMOCOCCICA

Causata da un batterio trasmesso tramite le vie aeree le manifestazioni sono setticemia, meningite, polmonite e otite. A rischio anziani , bambini e immunodepressi.

VARICELLA

Malattia esantematica (che provoca eruzioni cutanee) molto contagiosa. Coinvolge le vie respiratorie. Pericolosa per le donne in gravidanza. Nel 2010 in Italia si sono verificati 40.154 casi. Pochi paesi raccomandano il vaccino. I rischi sono sintomi meningei, encefalite, perdita dell’udito, orchite, pancreatite, mortalità. Rischi: febbre, rash cutaneo, gonfiore delle ghiandole linfatiche, convulsioni, trombocitopenia, encefalite, parotite,decessi (solo immunodepressi).

PAROTITE ( ORECCHIONI)

Malattia virale contagiosa, caratterizzata da un’infiammazione  delle ghiandole salivari in particolare delle parotidi. Le complicazioni sono la meningoencefalite parotitica, pancreatite, orchite, mastite, ovarite.

ROSOLIA

Malattia esantematica contagiosa. E’asintomatica nel 50 % dei casi, pericolosa nelle donne nelle prime 20 settimane di gravidanza, si trasmette per via aerea.

MORBILLO

Malattia esantematica molto contagiosa a danno dell’apparato respiratorio. Può dare complicanze come broncopolmoniti, convulsioni ed encefalite. Molto comuni come sintomi, febbre,  le macchie di Koplik, macchie bianche all’interno della bocca, diarrea, cecità, infiammazione del cervello e polmonite.  Effetti collaterali del vaccino: rossore, malessere e stanchezza, febbre, raramente ingrossamento dei linfonodi, parestesia, orticaria, prurito e rash. Nessun decesso.

HPV

Il Papilloma Virus Umano si trasmette prevalentemente per via sessuale. Conta 120 tipi, divisi in 16 gruppi nominati in seguito da A a P in base alle omologie di sequenza del DNA. È inoltre possibile classificare i papilloma virus in cutanei e mucosi in base al tessuto per cui sono specifici. La maggior parte dei ceppi virali non causano malattie gravi, quali ad esempio le verruche cutanee; alcuni però possono causare tumori benigni come il condiloma genitale e anche maligni come il cancro alla cervice dell’utero, al cavo orale, all’ano, all’esofago e alla laringe. Ci sono due tipi di vaccini per questa patologia, uno preventivo ed uno terapeutico. Quello preventivo previene la malattia, quello terapeutico è ancora in via di sperimentazione. Il vaccino è utile, non pericoloso però non vede sostituire il concetto di prevenzione del PAP TEST. E’ bene farlo ma la donna deve comunque fare controlli e non cullarsi del fatto di essersi vaccinata. Cause della malattia sono la  sclerosi multipla, sindrome di Kawasaki, il lupus erimatoso sistemico e l’artrite reumatoide. Il vaccino non provoca diabete o sclerosi multipla.