Il ragioniere Vito Longo, agli arresti domiciliari in seguito alle indagini della Digos, coordinate dal pm Fabio Buquicchio sulle presunte tangenti per gli appalti al Petruzzelli, non è più il direttore amministrativo della Fondazione Lirico Sinfonica barese. Oggi Longo ha ricevuto la lettera di licenziamento. Come se non bastasse la gravità di quanto già emerso finora nell’inchiesta della Procura, dalle indagini interne disposte dalla Fondazione sarebbero emersi altri inquietanti particolari rispetto all’allegra gestione dell’ente da parte di Longo.

Il presidente Gianrico Carofiglio e il sovrintendente Massimo Biscardi hanno denunciato il ragioniere per via di alcune spese non giustificate, fatte con i soldi pubblici della Fondazione. Nello specifico, dal 2010 al 2015, la Fondazione Petruzzelli avrebbe speso 231mila euro per comprare confezioni di acqua minerale. Una media di 55mila euro all’anno. A liquidare il pagamento sarebbe stato proprio l’ex direttore amministrativo, che avrebbe dato l’okay anche per altre spese ingiustificate, tra le quali svariate confezioni di detersivo per alcune decine di migliaia di euro spese tra gli altri anche in alcuni negozi del centro della città, non lontano dalla sede amministrativa dell’ente, in via Dante 25. E poi ancora oltre 160mila euro che la Fondazione ha impiegato per le spese di rappresentanza dal 2010 al 2013, cene e pranzi mai autorizzati e clamorose spese di caffetteria.

La storiaccia legata alle bustarelle e quella ancora peggiore relativa alla gestione degli appalti sono tutt’altro che chiuse. Nelle prossime settimane potrebbero emergere altri dettagli.