In questi giorni all’assessore comunale alle Culture, Silvio Maselli, sono state attribuite responsabilità non sue in merito alla combattuta questione dell’apertura di un ristorante cinese al Kursaal Santalucia. Scoprendo, poi, che il ristorante potrebbe essere giapponese e non cinese, ma fa davvero poca differenza. L’assessore ci tiene a puntualizzare la faccenda e prova a riscostruire la storia del teatro e “il fallimento della società che ha gestito il teatro”, in cui buona parte di Bari si è formata al cinema e al teatro, compreso l’assessore a sentire le sue parole. Fallimenti, aste, imprenditori, prelazioni, autorizzazioni nel racconto di Maselli diventano un: “Ristornate era e ristorante sarà”. Insomma, niente di che a guardare bene la faccenda, con o senza lanterne rosse all’esterno del bene spacchettato.

La querelle Kursaal Santalucia, però, è stato il pretesto per ascoltare dalla viva voce dell’assessore come si possa gestire il Museo Civico con un’insalata (risorse esigue ndr.), il parere in merito alla storiaccia del Petruzzelli e più in generale la sua idea di cultura alla vigilia dell’approvazione del nuovo regolamento comunale. Maselli a tutto campo, anche sugli ulteriori tagli previsti dal governo centrale. “Sono anche io una vittima – dice Maselli – non sono un carnefice”.