«Esimio Assessore, posto che Buompastore si scrive con la M e non con la N, lungi dal pretendere che lei comprenda il significato Storico – Artistico per la città di Bari, dell’intero Palazzo Kursaal Santalucia, che affonda le sue radici nella storia degli inizi del 900, nonché quel che comporta per qualsiasi Privato e per la stessa Pubblica Amministrazione, il Vincolo apposto dalla Soprintendenza sull’intero immobile, ivi compreso il Dèco, appare davvero singolare la sua dichiarazione, posto che, le autorizzazioni per eseguire qualsiasi intervento e cantierizzazione di immobile vengono rilasciate dal Comune, così come di competenza del Comune è il rilascio delle licenze per l’esercizio delle attività commerciali, ivi compresa quella di ristorazione, di cui il Dèco, peraltro era già dotato». Inizia così il lungo post scritto su facebook da Antonella Buompastore e diretto a Silvio Maselli. Le dichiarazioni dell’assessore alle Culture sul ristorante cinese che nascerà nei locali attigui al Teatro proprio non le sono piaciute.

«Io e gli altri cittadini – prosegue il post – ci chiediamo cosa ha impedito sino ad oggi alla Regione e/o al Comune, di eseguire la Pulizia, la Manutenzione Ordinaria e la CUSTODIA, dell’immobile da quando nel 2012, è diventato di proprietà pubblica, posto che il Cinema Teatro Centro Congressi all’epoca dell’aggiudicazione e prelazione era pienamente efficiente, tanto da essere utilizzato appunto dalla Fondazione come Sala prove, come location per diverse manifestazioni culturali di matrice regionale e comunale ( Bi&fest, Primavera dei diritti, Casa delle Musiche o Pubblico Pugliese comizi del PD e di SEL etc.etc.)».

«Oggi l’amarezza più grande per la famiglia Buompastore, le cui scelte imprenditoriali sono state pesantemente limitate dal vincolo storico artistico, è dover prendere atto del fatto che Lei Assessore alle Culture, di questa città, non conosce nulla della storia dell’immobile e come la società privata espropriata ha gestito il contenitore culturale che si è guadagnato il titolo di Salotto Cittadino, probabilmente in quanto ha frequentato pochissimo il Teatro Kursaal Santa Lucia e probabilmente anche gli altri Teatri della città».

«Inoltre  – aggiunge Antonella Buompastore – nella sua dichiarazione, sottace che nel progetto della Regione il Roof Garden del Kursaal Santalucia sarà trasformato in un’Enoteca Regionale ( …..), con il partenariato della stessa Soprintendenza ai Beni culturali. Tutto questo è avvenuto mentre l’attuale presidente della Regione della sua stessa corrente politica poco prima della vendita all’asta gridava AL LUPO AL LUPO, paventando il rischio di manovre speculative e mutamento di destinazione del bene culturale, che oggi possiamo affermare sono state, puntualmente poste in essere proprio dalla Pubblica Amministrazione e dalla Regione stessa».

«Questi fatti non cambiano con la storiella dei debiti della società e della conseguente vendita all’asta, del Kursaal – sottolinea – la cui responsabilità è da ravvisarsi proprio nella ingerenza grave da parte della Pubblica Amministrazione nelle scelte della società proprietaria, e nella omessa tutela delle Istituzioni di quanto fatto per il Kursaal, a fronte della manovra speculativa posta in essere dalla Regione in occasione della vendita all’asta, che poco ha a che vedere con la Cultura solo sbandierata».

«Peccato noi Buompastore non ci abbiamo pensato prima – conclude Antonella Buompastore – qualche tempo fa ci suggerirono di farci un B&B,una banca, persino un autosylos, e chissà quante altre cose cose avremmo potuto fare, non considerando il Vincolo, probabilmente non avremmo avuto un centesimo da restituire a nessuno!! In ogni caso sono una estimatrice della cucina Giapponese e Cinese, buon Fine Settimana».