Servizi, collegamenti, scuole, sicurezza, la stazione della metropolitana non finita. L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo. Siamo a Loseto, periferia di Bari. Da un lato l’elettrodotto. Ingombrante. Invadente. Per molti una presenza letale. Dall’altro, la desolazione, lo sconforto, la sfiducia di chi ha sentito tante promesse e non le ha viste mantenere.

Abbiamo girato il quartiere per sondare gli umori della gente. Siamo stati accolti inizialmente con la diffidenza di chi è stanco di essere preso in giro, poi, piano piano, ci siamo guadagnati la fiducia e le persone hanno iniziato a parlare. Da lì in poi è stato quasi un fiume in piena. C’è chi ha perso una mamma per quell’aria che frigge a distanza non abbastanza di sicurezza, c’è chi ha subito una rapina, c’è chi non vuole parlare perché ha paura di ritorsioni.

Per le tutte promesse a vuoto e per l’ennesima petizione contro l’elettrodotto presentata lo scorso 25 novembre 2015 e rimasta inspiegabilmente ignorata dall’amministrazione comunale, sabato 27 febbraio alle 18 il quartiere si è dato appuntamento in via Sparano, a Bari. Questo il comunicato diffuso dal comitato Progetto Loseto.

Gli elettrodotti che attraversano il quartiere di Loseto a Bari rappresentano un pericolo reale per la salute dei residenti e occorre interrarli. Dopo avere raccolto evidenze scientifiche e prove strumentali della concretezza di questo rischio per numerosi abitanti del quartiere, il Comitato spontaneo “Progetto LOSETO” Sabato 27 febbraio prossimo presenterà un “flash mob” di sensibilizzazione della popolazione cittadina sulla questione, nella piazza di fronte alla Chiesa di San Ferdinando, a Bari in via Sparano, alle ore 18:00.

Gli abitanti di Loseto chiedono che il Comune di Bari si pronunci sulla petizione già presentata lo scorso 25 novembre 2015 é rimasta inspiegabilmente ignorata, trascurando non soltanto la doverosa sensibilità su argomenti che coinvolgono la salute pubblica, ma anche ogni previsione regolamentare che impone risposte in tempi ben precisi, ed oramai trascorsi da tempo.

I campi magnetici emessi dai tralicci –a differenza di quelli elettrici – non possono essere schermati e, secondo studi scientifici attestati dalla Organizzazione Mondiale della Sanità,qualora superino alcuni valori di soglia di intensità, così come avviene proprio per alcune abitazioni in Loseto, peraltro di edilizia popolare, comportano un incremento significativo del rischio di leucemie infantili ed altre gravi malattie.

Da anni la cittadinanza di Loseto ed oggi per il tramite del comitato spontaneo “Progetto Loseto” è attiva per ottenere l’interramento dei tralicci, preoccupati della crescita delle malattie oncologiche e metaboliche nella zona, ma nessuno ascolto da parte delle istituzioni ha mai avuto seguito.

Per raggiungere questo obiettivo, fino ad oggi il comitato ha raccolto oltre 1000 firme ed ha inviato al Sindaco la petizione popolare per l’interramento degli elettrodotti, che avrebbe dovuto essere esaminata entro Natale.

Prima di intraprendere una battaglia legale, inevitabile in caso di mancato accoglimento dell’istanza, il comitato ritiene importante un coinvolgimento anche delle istituzioni, le quali hanno il dovere di ascoltare i bisogni dei cittadini ed in particolare di quelli più deboli ed in difficoltà. Attendiamo…ancora per poco…che il Comune di Bari possa pronunciarsi, ma sin d’ora chiediamo a tutta la cittadinanza di unirsi alla nostra battaglia per la difesa dell’ambiente e della salute.

Vi aspettiamo….numerosi in Piazza San Ferdinando alle ore 18:00 di sabato 27 febbraio prossimo