Il primo e l’unico a chiamarmi in ambito politico è stato Michele Emiliano. Quando ha visto la foto è scoppiato a ridere“. Sergio Fanelli, ex assessore alla Provincia di Bari, seppur con un sorriso un po’ forzato, ripensa alla sorpresa trovata due giorni fa su un quotidiano. Un errore fatto in buona fede, per carità, una svista come può capitare a chiunque, ma che a Fanelli è costato un weekend di spiegazioni ad amici, parenti e conoscenti. La sua immagine, accanto al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in cui Fanelli viene erroneamente scambiato per il sindaco di Brindisi arrestato la settimana scorsa, Cosimo Consales.

Sergio Fanelli, le ha dato più fastidio questo “scambio di persona” o l’essere accostato al PD?

È quello che mi ha chiesto Emiliano quando mi ha telefonato. Ma ciò che voglio precisare è che non sono mai stato arrestato. Poi con il presidente della Regione Puglia c’è una grande amicizia. Doveva essere testimone al mio matrimonio ma per impegni, appunto, di partito, non si fece più nulla. Poi, in politica, ci siamo anche scontrati duramente, ma c’è stima reciproca e affetto. Ero arrabbiato e mi ha fatto sorridere. Resta però il fatto che ho dovuto difendere la mia immagine“.

Per un attimo abbiamo pensato fosse passato al PD.

Non sono mai stato e non sarò mai del PD. E, ripeto, non sono mai stato arrestato. Ma quello che non mi spiego è come abbiano fatto a scambiarmi per Consales. Poi, la foto. È stata scattata qualche anno fa, durante una commemorazione ai giudici Falcone e Borsellino, quando Emiliano era ancora sindaco di Bari. E anche fossi stato il primo cittadino di Brindisi, avrei dovuto indossare la fascia tricolore“.

Infatti siamo stati abituati al suo impegno in politica. C’è speranza di rivederla o ha definitivamente abbandonato? 

Sono seduto in tribuna a guardare il nulla. Se mi dovessero chiedere di andare a votare domani non ci andrei, perché non saprei a chi affidarmi. Ho iniziato a fare politica da giovanissimo e oggi, quelli che dovrebbero teoricamente rappresentarmi, non esistono più“.

Sappiamo che però lavora sempre sul territorio.

Preferisco dedicarmi al sociale. Mi sono occupato di Bari Solidale subito dopo la mia attività da assessore. In città si parla tanto delle nostre iniziative e sono molto contento. È un impegno che ho abbracciato in maniera del tutto spontanea, con passione e gratuitamente, assieme al mio amico Michele Cellamare. Ogni giorno, grazie anche alla collaborazione con il presidente della Fc Bari Gianluca Paparesta, lavoriamo per coinvolgere tutte quelle realtà che hanno bisogno del nostro aiuto. È sempre appagante fare qualcosa col cuore“.

Tornando alla foto incriminata, alla fine si è risolto tutto per il meglio?

No, perché ho avuto un vero danno d’immagine. A Bari sono conosciuto e faccio un lavoro che mi porta a contatto con molta gente. Liquidare la questione con una rettifica all’ultimo rigo di un articoletto non ha senso. Avrebbero potuto almeno porgere le loro scuse, ma mettendo la mia foto. In teoria, ci sono tutti gli estremi per portare avanti questa storia. E sono ancora molto irritato“.