La storia che vi raccontiamo è quella di un bando pubblico, come al solito redatto in regime d’urgenza, fritto e mangiato nel giro di un fine settimana. Gara bandita il 28 gennaio da Unioncamere Puglia, all’ombra dell’assessorato all’Agricoltura della Regione, con scadenza alle ore 12 del primo febbraio. Appena tre giorni, di cui un sabato e una domenica. Sì, perché il 2 febbraio era necessario stare a Berlino, sede di Fruit Logistica, la fiera più importante del settore che apre i battenti oggi e va avanti fino al 5 febbraio. L’oggetto della gara è l’affidamento del server televisivo – probabilmente volevano intendere service – aggiudicato pare a 9mila euro a fronte dei 20mila di partenza della base d’asta.

Il servizio prevede un lavoro costante, produzione di immagini, fotografie, servizi giornalistici quotidiani. Se davvero la cifra di aggiudicazione fosse quella, che non è dato di sapere per le vie ufficiali, sarebbe un duro colpo alla credibilità dell’intero settore della comunicazione e dell’emittenza televisiva locale in una crisi perenne e sempre affamata di quattrini. Gli editori pugliesi, infatti, quelli che hanno da sempre munto l’Agricoltura per ricavare piccoli e grandi contributi, sono infuriati. Dovranno accontentarsi delle briciole per mandare in onda immagini e servizi confezionati da altri, invece di prendere soldi per realizzare in proprio e trasmettere redazionali sull’evento.

Agenzia 41, che ha vinto la gara e si occupava della comunicazione per immagini dell’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, non ce ne vorrà. Niente di personale. In cosa consiste il servizio? Detto in parole povere, quattro persone: un giornalista, un tecnico esperto in servizi multimediali, un cameraman e un fotografo devono stare in Germania, seguire tutte le fasi della fiera che riguardano gli enti e gli espositori pugliesi, facendo in modo di acquistare spazi su almeno dieci emittenti televisive regionali per la messa in onda dei servizi realizzati per la promozione del territorio regionale nella città che fu del muro.

Tutto questo incluse le spese di volo, vitto, alloggio, lavatura, stiratura, accrediti in fiera per i tre giorni e la messa in onda sulle emittenti locali. Probabilmente un investimento d’immagine per chi si è aggiudicato la gara. In caso contrario non si spiegherebbe come sia stato possibile applicare un simile ribasso. Come spesso accade ci abbiamo messo un po’ di tempo e qualche conoscenza negli uffici preposti per sapere chi avesse vinto. Lunedì pomeriggio, infatti, ai telefoni degli uffici ai quali chiamavano anche gli altri concorrenti per sapere se potessero disfare la valigia pronta per la trasferta berlinese, non rispondeva nessuno. Problemi di comunicazione evidentemente anche per il responsabile unico del procedimento, volato a Berlino subito dopo l’assegnazione della gara.

Sarebbe bello sapere cosa pensa di tutta questa storia Sergio Rizzo, il re dell’informazione e comunicazione a pagamento e soprattutto se è stato invitato, ha partecipato e quindi perso la gara. Così fosse se eventualmente ha fatto ricorso. I professionisti richiesti dal bando, che alleghiamo, dovevano avere tutti una pluriennale esperienza nel settore dell’agroalimentare, compresa tra i tre e i cinque anni. In rete abbiamo trovato traccia della Fruit Logistica di Berlino già qualche mese fa, così come da tempo si sapeva della partecipazione pugliese.

Perché ridursi sempre all’ultimo minuto? Perché dare l’impressione, siamo certi solo quella, che sotto ci sia del losco? Dall’11 al 13 febbraio la Puglia parteciperà alla Bit di Milano. Il server televisivo – com’è scritto nel bando – è già stato previsto e di conseguenza è stata bandita la gara per l’aggiudicazione del servizio? Bisognerà avere pazienza. Secondo quanto siamo venuti a sapere chi dovrebbe redigere il bando è fuori sede fino a venerdì. Mancano solo otto giorni alla Bit, come ogni anno alla conferenza in pompa magna del presidente della Regione. Otto giorni, probabilmente un’eternità per chi continua a organizzare le cose alla Carlona, in regime di urgenza per qualcosa che urgente proprio non è.