Tante lacrime e qualche sorriso, ricordando le sue gag e il clima che sapeva creare sul set. Questa mattina nella chiesa San Giuseppe di Triggiano, ai funerali di Mino Barbarese scomparso dopo una lunga malattia il 1° gennaio, c’era tanta gente. Persone comuni che lo hanno amato a distanza, attraverso lo schermo del televisore, e molti colleghi che in queste ore lo hanno ricordato ognuno a suo modo, personaggi dello spettacolo e teatro barese. Pinuccio Sinisi, Gianni Colajemma, Nico Salatino, e naturalmente gli attori dell’Ariamara, la “Piovra” in salsa barese che ha appassionato il pubblico proprio per le disavventure di cui Mino era protagonista.

Grande commozione ha pervaso la chiesa affollata quando la nipote, Alessandra, ha letto un ricordo dello zio, descritto come grande uomo, generoso e allegro, la stessa allegria che voleva intorno a sè nell’ultimo periodo. Un applauso intenso ha accompagnato il feretro all’uscita. Barbarese era un rappresentante ecellente della migliore baresità. Mino, aspettaci. Poi usciamo.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI BARI“La prematura scomparsa di Carmine Di Liddo, in arte Mino Barbarese, mi addolora molto. Barbarese, volto popolare e amato dal pubblico, è stato un interprete e un grande protagonista della feconda stagione di produzione teatrale e televisiva che ha interessato la città di Bari negli ultimi decenni. Alla famiglia e ai suoi colleghi vanno il mio personale cordoglio e l’affetto dell’intera comunità barese che rappresento”.