Continua la processione dei vertici della Fondazione Petruzzelli verso la Procura di Bari. Il sovrintendente Massimo Biscardi si è recato nuovamente negli uffici di via Nazariantz per consegnare documentazione relativa ai bandi e agli atti sulla selezione del personale tecnico, al centro di un duro attacco da parte dell’onorevole pentastellato Giuseppe Brescia. La visita di Biscardi in Procura in via Nazariantz avviene nel giorno dell’inaugurazione della stagione 2016 del teatro con la prima de “Le nozze di Figaro”.

Rispondendo indirettamente alla “lettera dell’anonimo”, presentata in Procura dal deputato pentastellato Brescia, sulla questione della trasparenza dei bandi, Biscardi ha tenuto a precisare la sicurezza dei nuovi bandi partendo da quello per i macchinisti a cui, oltre che la Fondazione, hanno lavorato anche i sindacati.

In mattinata, poi, sono stati ultimati tutti gli adempimenti per rendere operativo anche il piano anti corruzione che il Petruzzelli non ha mai avuto. Biscardi rivendica di essere stato il primo a fare selezioni per il personale tecnico. Si è iniziato con i macchinisti per proseguire con gli elettricisti. Il sovrintendente risponde a distanza all’ingegner Domenico Di Paola, che aveva giudicato inammissibile le dichiarazioni di solidarietà espresse da Biscardi al direttore amministrativo Vito Longo, beccato dagli uomini della Digos a intescare mazzette nel “suo” ufficio in via Dante.

In mattinata è arrivata anche la risposta al quesito posto dalla Fondazione a Raffaele Cantone. L’anti corruzione ha risposto e adesso si può procedere con l’affidamento della contestata gara per il servizio delle maschere, salvo poi prendere i necessari provvedimenti. Biscardi si è diretto all’ingresso del Palazzo di Giustizia senza spiegare a cosa si riferisse.