Torniamo a occuparci della camera calda dell’ospedale della Murgia. Occupiamocene noi perché pare che non sia intenzione dell’aministrazione ospedaliera farlo.

Lo scorso settembre denunciammo la rottura della saracinesca d’ingresso delle ambulanze, a fine ottobre segnalammo anche quella della saracinesca di uscita, che ha trasformato di fatto la camera calda, ambiente deputato allo sbarellamento dei pazienti dai mezzi di soccorso, in un corridoio aperto.

Ad oggi, nulla è cambiato, anzi, semmai la situazione è peggiorata: ora, ai lati dell’ingresso sono comparsi fili elettrici scoperti. I cavi che alimentavano le fotocellule ora pendono fuori dai muri con le terminazioni in rame esposte. Magari sono stati isolati, magari non vi passa tensione (e se fosse così, sarebbe meglio quanto meno segnalarlo), noi le mani per verificarlo non ce le abbiamo messe.

Conseguenza diretta delle due saracinesche rotte, visto l’abbandono dello stato delle cose, è che ormai chi frequenta l’ospedale usa la camera calda come scorciatoia per entrare o accedere al pronto soccorso. In più, essendosi bloccata a metà corsa, la saracinesca riduce il passaggio delle ambulanze e capita spesso che alcuni mezzi vi urtino il tettuccio. Ancora nessun lampeggiante è saltato, ma chi può dirlo? Tempo perché accada ce n’é, dopo tutto, di riparazioni per il momento non si parla.