Due vagoni strfighi di ultimissima generazione, con le luci di design sul tetto, il monitor che riporta notizie fondamentali come l’ora e la scritta “Ferrovia Appulo Lucana”, niente bagno perché il concetto è quello della metropolitana e gente stipata come se non avessero un futuro. Così vicini da non poter nuovere un dito. Benvenuti a bordo del treno Fal delle 8.42, che da Palo del Colle porta a Bari Centrale, con sosta di dieci minuti – dieci minuti – a Modugno. Il concetto è quello della metropolitana.

«Una vergogna – tuona la passeggera incastrata nel mucchio selvaggio con il braccio al cielo per poter comunicare con noi – ma ormai siamo quasi rassegnati. Ci riempiono di mille parole, ma il servizio è pessimo, per di più nelle ore di punta». Il convoglio è pieno che più pieno non si può. Il controllore ha difficoltà a passare per verificare i titoli di viaggio, anche perché altrimenti prenderebbe lui tutti i vaffa dei pendolari incazzati come iene. «Il problema non è tanto la mancanza del bagno – spiega la viaggiatricequanto le condizioni del viaggio. Non ha neppure idea di quante volte anziani e bambini hanno dei malori, fortunatamente lievi, ma non si può mai sapere. L’aria è irrespirabile, ma tanto non interessa a nessuno. Abbiamo fatto decine e decine di segnalazioni senza avere mai riscontri di nessun tipo».

Può esserci una beffa oltre il danno dell’essere costretti a pagare biglietti e abbonamenti senza che nessuno si preoccupi di questi disagi? «Certo che c’è – conclude amareggiata la ragazza – Il capotreno, rispondendo all’arrabbiatura di una signora nei dieci minuti di sosta a Modugno, ha detto: “Non c’ero ieri e non sapevo si viaggiasse tutti i giorni così”. Da oggi lo sa anche lui, chissà non venga travolto da un sussulto di indignazione e riferisca ciò che ha visto e sentito, maledizioni comprese».