Teatro Team e diversabili, un rapporto difficile. Ci ha scritto Roberta, una lettrice del Quotidiano Italiano – Bari che ieri sera accompagnava la madre costretta sulla sedia a rotelle. La loro serata a teatro non è stata delle migliori. In programma c’era lo spettacolo di Gabriele Cirilli. Applauditissimo, molto gradito dal pubblico che ha dimostrato di apprezzare il comico diventato famoso per alcuni suoi personaggi lanciati a Zelig. Lui, in tutto quello che stiamo per raccontare, non c’entra nulla.

Come spesso succede in tutti i teatri, per gli spettatori che hanno una disabilità riconosciuta ci sono dei posti riservati. Di più, costoro assistono gratuitamente allo spettacolo dal loro posto “privilegiato”. Chi li accompagna no, paga regolarmente il biglietto e siede nelle immediate vicinanze. Al Teatro Team l’area riservata ai disabili è nei pressi dell’uscita di sicurezza, purtroppo però, come si vede dalle foto che ci ha mandato Roberta, non offre una visuale ottimale, eppure ieri gli accompagnatori pagavano un biglietto da 35 euro, moltiplicato per 4 quanti erano in gruppo fa una bella cifra, mica noccioline.

All’ingresso, ci scrive Roberta, non c’è lo scivolo per le carrozzelle. La cosa di per se’ non sarebbe un problema visto che è tutto in piano, se non fosse per un piccolo, fastidioso gradino che fa davvero molto male a chi ha problemi alla colonna vertebrale, piaghe da decubito e altre cose “simpatiche” del genere. Fuori dal teatro, poi, la zona è solo parzialmente asfaltata. Una vasta superficie è infatti pavimentata e accidentata, con le stesse ripercussioni al corpo del diversabile di cui sopra. Dettagli che fanno la differenza tra chi si prende a cuore veramente la condizione chi già soffre e chi, invece, lo fa magari perché deve.

«Hanno relegato i disabili in un angolino – ci ha scritto Roberta amareggiata – trattati come se fossero scomodi e ingombranti. Mesi fa ho portato mia madre al Duse, appena 60 posti, eppure siamo state trattate benissimo. È proprio per situazioni come quelle di ieri sera che mamma non esce quasi mai».

Restiamo a disposizione del Taeatro Team nel caso volesse replicare alla signora Roberta.