Nemmeno lo slang è cambiato troppo. Giò Sada è tornato a Bari per il concerto in piazza Umberto esattamente com’era partito, ma con la consapevolezza di aver cambiato il suo destino. Un’emozione grande, per tutti. Sa di essere bravo: talento, dedizione e un’impressionante capacità di stare sul palco come una star navigata. Nonostante tutto non si è montato la testa, lo capisci dagli abbracci e dai sorrisi sinceri. Prende in mano il microfono e canta come ha fatto nelle centinaia di concerti tenuti in tutta Europa, quando ancora era un perfetto sconosciuto e per portare a casa la pagnotta, montava e smontava palchi per i concerti degli altri. A montare il suo di palco ci sono gli amici di sempre. Sono loro a prenderlo e a farlo volare mentre le ragazzine alle loro spalle urlano il nome del loro nuovo idolo. Giò dal palco ricorda più volte il suo passato, fa nomi, anche quello della sua band: i Bari Smooth Squad. Dentro e fuori l’area transennata si accalcano decine di amici e la zia, che abbracciandolo gli dice: “Sei ancora vivo”. Sì, perché per due mesi Giò ignorava cosa stesse succedendo. Vedere tutta quella gente in delirio è stata una botta fortissima. Siamo riusciti a strappargli qualche dichiarazione prima del concerto. Grazie Giò, non cambiare e vedrai che arriverai in alto, molto in alto. Tutta Bari è conte te.